22 aprile 2020 – “Dal Governo stasera nessuna decisione sulle riaperture delle attività produttive. Il confronto con le parti sociali continuerà domani. Per noi la bussola rimane il protocollo sulla sicurezza del 14 marzo che va rispettato per tutelare la salute e nello stesso tempo anche la produzione. Questa rimane la priorità per la Cisl”. Il commento della Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, al termine della videoconferenza tra governo e parti sociali sulla Fase 2. Presenti il Presidente del Consiglio Conte, i ministri dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, della Sanita’ Roberto Speranza, dei Trasporti Paola De Micheli. Per i sindacati, i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo. Per il mondo imprenditoriale, i vertici di Confindustria e delle altre associazioni datoriali.
“Nel corso della videoconferenza odierna, -si legge in una nota unitaria di Cgil Cisl Uil- il Governo ha comunicato che non ha assunto ancora alcuna decisione sul tema della ripresa delle attività produttive. Il confronto continuerà domani con i Ministri Patuanelli, Catalfo e Speranza per discutere dei temi della sicurezza nella prospettiva della ripartenza. Il Premier Conte ha prospettato l’ipotesi di avviare, a partire dal prossimo 4 maggio, la ripresa delle attività in alcuni settori del manifatturiero, delle costruzioni e dei servizi. A tal proposito, Cgil, Cisl, Uil ribadiscono che il Protocollo dello scorso 14 marzo deve restare punto di riferimento imprescindibile per garantire la sicurezza dei lavoratori coinvolti, quale condizione necessaria a riprendere la produzione e a dare un futuro al Paese. I dispositivi di sicurezza, gli strumenti di screening, le attività negli appalti, ad esempio, ad oggi, non sono ancora sufficienti per garantire quella condizione. Così come si pone un problema di assicurare il distanziamento sociale sui mezzi di trasporto pubblico che saranno utilizzati dai lavoratori.
“Cgil Cisl Uil hanno rinnovato la richiesta di un confronto sui temi del sostegno all’economia e al lavoro sulla base dei prossimi provvedimenti che il Governo intende varare e di attivare inoltre un tavolo di confronto a Palazzo Chigi sul problema della scuola e della pubblica amministrazione. Cosi come va affrontato il problema della cura dei figli per i genitori che riprenderanno il lavoro
Restano ancora molte questioni aperte su cui discutere, dunque, e l’i
potesi di riprendere immediatamente tutte le attività, come richiesto da qualcuno, già a partire dal 27 aprile, proprio alla vigilia della Giornata mondiale per la salute e sicurezza,
è un’ipotesi impercorribile. Peraltro, chi dimostra di averne diritto può già fare ricorso ai Prefetti. Bisogna, dunque, attivarsi, nei prossimi giorni, per ottenere le necessarie garanzie e per evitare che si rischino dolorosi passi indietro sul fronte dei contagi.
Le stesse aziende utilizzino il tempo a disposizione per organizzare il lavoro sulla base delle indicazioni contenute nel Protocollo, che può essere migliorato e ampliato, ma certamente mai ridimensionato. Per noi, come convenuto anche dallo stesso Premier, quello resta una sorta di testo sacro per riprendere ovunque, gradualmente, la produzione e il lavoro in sicurezza. Cgil, Cisl, Uil -concludono i sindacati- sono pronte, come sempre, a confrontarsi e fare la propria parte per tornare alla normalità secondo criteri intelligenti e di buon senso, nel rispetto della salute di lavoratori, pensionati e cittadini”.
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Fonte: cisl.it