Metalmeccanici. Bentivogli (Fim Cisl): “ArcelorMittal. Azienda straccia accordi e presenta piani fasulli. Governo sia garante degli impegni presi”

Roma, 9 giugno 2020. Si è svolto oggi l’incontro di Fim Fiom Uilm e Cgil Cisl Uil con i Ministri PatuanelliGualtieri Catalfo e i Commissari di Ilva in Amministrazione Straordinaria. 

Nella ricostruzione del Ministro Patuanellisi insiste a ritenere la rimozione dello Scudo penale come pretesto per restituire gli impianti.Lo stabilimento di Taranto non si può usare a fisarmonica a seconda dei volumi.

La realtà ha evidenziato checon l’introduzione dell’emendamento,con cui si è cancellato lo scudo penale,è iniziato il disimpegno. L’azienda pagava 1,8 miliardi per acquisire Ilva e ora metterà 500 milioni per una partecipazione di minoranza, magari con il Prestito previsto dal Dl Liquidità. E tutto il resto lo metteranno i contribuenti. Un capolavoro.

Secondo ArcelorMittall’accordo del 4 marzo fatto con il Governo (e senza il sindacato) viene rimesso in discussione dalla vicenda CovidIl Piano inviato venerdì è ritenuto inaccettabile e inadeguato dal Governo anche per i troppi ritardi nel cronoprogramma degli investimenti strategici tra cui il rifacimento dell’Afo5

Come confermato dal Ministro Gualtieri, attualmente la domanda è bassa ma anche il Piano europeo prevede una spinta su siderurgia sostenibile e sui settori consumatori di acciaio. A riprova di ciò il Gruppo AM ha rinviato di un mese lo spegnimento di uno dei due altoforni di FosSurMer nel sud della Francia.

Il piano in Italia prevedeva l’arrivo a 6 milioni di tonnellate più altre tre da bramme. Si chiuderà probabilmente tra 2 e 3 milioni di tonnellate.

L’azienda ha stracciato l’accordo del 6 settembre 2018 fatto col Sindacato e quello del 4 marzo fatto col Governo e altrettanto farà con quello inviato il 5 giugno.

Il nuovo piano prevede 3200 in Cigs già nel 2020 a cui aggiungere quelli in amministrazione straordinaria. Far slittare dal 2023 al 2025 cometraguardo per ambientalizzazione e piena occupazione non solo inaccettabile ma è anche solo teorico, perchéinconsistente sul piano degli investimenti e discutibile dal punto di vista dell’efficacia per il rilancio produttivo.

Il Governo conferma la disponibilità dello Stato al co-investimento ma in questo contesto bisogna assolutamente riverificare se esiste ancora un soggetto industriale che si senta ancora impegnato nel rilancio e ambientalizzazione del Gruppo exIlva.

Nelle prossime ore il Governo riaprirà il confronto rigettando il piano presentato e prevede di riconvocarci, assieme all’azienda la prossima settimana.

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Fonte: cisl.it