Lavoro. Re David (Fiom): servono politiche industriali, tutela dell’occupazione e dei diritti contrattuali

“Abbiamo pubblicato su Collettiva.it una video intervista alla segretaria generale della Fiom-Cgil Francesca Re David, in relazione al Governo e al sistema delle imprese sulla necessità di politiche industriali e di settore, e sulla salvaguardia dell’occupazione e dei diritti contrattuali”. Lo dichiara in una nota la Fiom-Cgil nazionale

“Stiamo affrontando una fase di transizione molto delicata. – spiega Francesca Re David nella video intervista a Collettiva.it – Le risorse che stanno arrivando, anche dall’Europa, devono essere utilizzate per una svolta che metta al centro le persone e l’ambiente. La mancanza di politiche industriali negli ultimi vent’anni ha smantellato lo Stato sociale. È ora di una cambiare, garantendo la compatibilità sociale e ambientale del sistema industriale del nostro Paese.

E’ inaccettabile che il Governo possa pensare che il sindacato si occupa esclusivamente della cassa integrazione e dei licenziamenti, mentre le politiche industriali si fanno con le imprese. Confindustria da sola non riesce a fare gli interessi del Paese. Sono settimane che stiamo chiedendo tavoli sugli asset strategici a partire dalla siderurgia e dall’automotive, e non abbiamo risposta alcuna.

Quando Confindustria annuncia di voler mettere in discussione il contratto nazionale, ritengo che non sia modernità ma restaurazione. Quella di Confindustria è una ricetta sbagliata che aumenta le disuguaglianze, impoverendo le persone e bloccando quindi il mercato interno. E’ una ricetta che non ha mai funzionato e che non fa bene al Paese.

Il contratto nazionale oltre ad essere uno strumento di giustizia sociale fondamentale, garantisce le imprese contro la concorrenza sleale e tutela i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, aumentando la produttività e la ricchezza.

Giovedì 25 giugno i metalmeccanici torneranno a mobilitarsi con una manifestazione nazionale in piazza del Popolo a Roma con la partecipazione delle rappresentanze di 100 aziende metalmeccaniche che stanno affrontando la crisi”, conclude.

 

Per approfondire: https://bit.ly/30BYZVO

 

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Fonte: fiom-cgil.it