Contratti a termine, il ministro Gualtieri e Italia viva a favore di estensione della deroga al decreto Dignità su rinnovi e proroghe

L’impatto del Covid sul mercato del lavoro italiano preoccupa il governo e le parti sociali. Così l’ipotesi di sospendere fino a fine anno le causali previste dal decreto Dignità per il rinnovo e la proroga dei contratti a termine, ampliando la deroga già introdotta fino al 30 agosto, raccoglie i consensi di una parte della maggioranza. Ma la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo, esponente del Movimento 5 Stelle che nel 2018 ha fortemente voluto quella norma con l’obiettivo di favorire la conversione in rapporti di lavoro stabili, per ora non si esprime.

Ad aprire all’ipotesi, sollecitato dall’economista ed ex presidente Inps Tito Boeri durante il Festival dell’Economia di Trento, è stato il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. “E’ evidente che in questa fase se non si eliminano temporaneamente i disincentivi dei contratti a termine, che sono stati inseriti, si rischia di avere un impatto negativo sull’occupazione”, ha detto. “Lo abbiamo iniziato a fare con il decreto Rilancio e credo che vada fatto con maggiore determinazione” in questa fase. Il decreto varato il 19 maggio ha concesso una deroga temporanea per cercare di frenare il deflusso dei contratti a tempo: i dati Istat di aprile mostrano un calo anno su anno di 480mila unità, con il totale che cala a 2,6 milioni di occupati a termine.

Oggi Italia viva si accoda: secondo Camillo D’Alessandro, capogruppo in Commissione Lavoro alla Camera, “va immediatamente sospesa la norma-Di Maio sui contratti a tempo determinati prevista dal Decreto Dignità. Migliaia di contratti a tempo determinato – spiega – nel combinato disposto della crisi e della norma Di Maio, non saranno né rinnovati, né trasformati a tempo indeterminato. È necessaria una norma ponte che consenta il rinnovo dei contratti a tempo determinato in scadenza subito”.

In attesa di una presa di posizione dei 5 Stelle, Fratelli d’Italia si inserisce nella discussione con Giorgia Meloni che ricorda: “Peccato che il Governo abbia bocciato gli emendamenti di Fratelli d’Italia al decreto Cura Italia che prevedevano esattamente questo. Se Gualtieri vuole evitare che migliaia di lavoratori con i contratti in scadenza perdano il lavoro per colpa dei vincoli assurdi inseriti qualche tempo fa da Di Maio, basta che faccia approvare gli emendamenti che FdI ha ripresentato al decreto Rilancio”.

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Fonte: ilfattoquotidiano.it