Nella giornata di ieri c’è stato l’atteso confronto tra il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il Presidente dell’INPS Pasquale Tridico. Al centro della scena i numeri impietosi dei ritardi INPS nei pagamenti delle prestazioni, in particolar modo della cassa integrazione.
Secondo quanto raccolto dal quotidiano la Repubblica in Edicola oggi, al di là dei ritardi, Conte avrebbe imputato al Presidente INPS “di aver parlato troppo prima di essere certo che i risultati avrebbero soddisfatto un Paese in difficoltà”. Chiaro il riferimento alle dichiarazioni di Tridico rilasciate allo stesso quotidiano l’8 giugno, che poi non hanno trovano riscontro nella realtà dei fatti.
Tridico ha tentato di difendersi attribuendo la responsabilità alla “macchina infernale della burocrazia – dice – di un sistema malato”.
Il Premier, pur ribadendo la fiducia al Presidente INPS, gli avrebbe detto che “il sistema non deve fallire. Sta a te garantire che non accada”.
Le parole pronunciate da Conte suonerebbero come una chiara e univoca attribuzione delle responsabilità verso chi è chiamato a gestire “la macchina” INPS, che lasciano passare il messaggio di un chiaro ultimatum verso Pasquale Tridico. Il “verdetto” evidentemente tra poche settimane.