Sui motivi della drammatica situazione causata dai ritardi dei pagamenti della Cassa integrazione, Assegno ordinario e Cassa in deroga si discute molto in questi giorni. Ieri il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha incontrato Pasquale Tridico, il Presidente INPS, per un confronto tecnico sulla situazione che ha evidentemente anche un valore politico, visto che si parla anche di un “ultimatum” a Tridico.
A tentare di far luce sulla ragioni di questi ritardi è anche il quotidiano La Verità in Edicola oggi:
“Lo stato di confusione che regna all’Inps è dimostrato anche dal fatto che mentre il presidente e direttore generale spnge le sedi territoriali sull’apertura e al rientro dei dipendenti negli uffici, in direzione generale continua la scarsa (quasi nulla) presenza in ufficio. Basta considerare che venerdì 12 giugno risultavano 52 timbrature a via Ciro il Grande e 47 a via Ballarin su circa 3.000 dipendenti. Per di più la direzione generale chiede al territorio di presidiare le sedi e aprire l’informazione fisica al pubblico, mentre la direzione generale, senza riceve al pubblico, a casa”.
Dunque da ciò che si legge i ritardi nei pagamenti potrebbero essere anche riconducibili ad una diversa organizzazione delle attività dell’Istituto, con molti funzionari in smart working e la chiusura degli sportelli che fanno ricevimento al pubblico. A tal proposito non si vedono segnali di un cambio di passo.