La disoccupazione giovanile nell’epoca Covid19 sale al 23,5%, considerando coloro che hanno fino ai 25 anni di età. Gran parte di questo rialzo è dovuto al mancato rinnovo dei contratti a termine: a maggio, rispetto ad aprile, ci sono 79 mila lavoratori a termine in meno.
La drammatica situazione spinge le istituzioni ad adottare misure per tamponare il rischio di disastro sociale. Ad anticipare le prossime mosse dell’Unione europea a sostegno dell’occupazione giovanile è il quotidiano la Repubblica in edicola oggi:
“la Commissione europea prova a soccorrere la Generazione Covid con il pacchetto “Bridge to jobs”, vale a dire il rafforzamento della Garanzia Giovani che, a partire dal 2013 ha aiutato 24 milioni di giovani a trovare lavoro attraverso stage o apprendistato. Sta di fatto che il tasso di disoccupazione giovanile nella Ue è comunque alto, 15,4%, così Garanzia giovani sarà estesa dai 25 ai 29 anni”.