Istat – Mancato prolungamento dei contratti a termine? Ecco gli effetti sull’occupazione

Continua a calare l’occupazione nel mese di maggio, anche se si registra un rallentamento rispetto ai due mesi precedenti: i numeri che danno 84mila occupati in meno, sono dovuti soprattutto ai rapporti di lavoro a termine che non hanno avuto un seguito (-79mila). Gli effetti sulle lavoratrici, poi, è stato fortissimo (-65mila).

Più in generale il quadro che emerge dai dati Istat è di un mercato del lavoro ancora in forte sofferenza, gli effetti dell’emergenza coronavirus sono – per ora – attenuati dal divieto di licenziamenti imposto per legge e dalla cassa integrazione Covid19 ancora prevista per tutti i settori fino a 18 settimane.

Osservando il fenomeno nel trimestre marzo-maggio, rispetto al trimestre precedente, l’occupazione è in calo di 381mila unità – soprattutto a causa del crollo dei contratti a termine (-318mila) e degli indipendenti (-89mila).

Il tasso di occupazione è in calo al 57,6% (-0,2% su aprile) il tasso di disoccupazione risale al 7,8% (+1,2%) e, tra i giovani è maggiore, stiamo al 23,5% (+2%), il tasso di inattività si attesta al 37,3% (-0,6%).