Si discute in queste ore delle proposte contenute nel Piano Nazionale delle Riforme (PNR) del Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri che dovrebbero costituire la traccia per i prossimi provvedimenti politici del Governo.
Uno dei temi toccati dal Ministro è quello del salario minimo legale, sul quale, è forte da tempo il pressing del M5S che vorrebbe l’istituzione di una retribuzione minima inderogabile fissata per legge.
A fare il punto sulle proposte circolate di recente nell’area del Governo è il Corriere della Sera in Edicola oggi.
“Per contrastare il «dumping contrattuale» il governo rilancia anche «la proposta di istituzione di un salario minimo quale strumento di sostegno del potere d’acquisto dei salari e vettore di protezione e rafforzamento della contrattazione collettiva nazionale nei settori più deboli e a basso tasso di sindacalizzazione». La ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, sta da tempo lavorando a questa ipotesi. Prima del Covid non si parlava più di 9 euro l’ora ma del 70% del valore mediano delle retribuzioni previste dai contratti più rappresentativi”.
Dunque il provvedimento sul salario minimo legale di cui si parla nel PNR è probabilmente quello su cui sta lavorando la Ministra del Lavoro da tempo.