Con la circolare INPS n. 84 l’Istituto cerca di tranquillizzare le imprese che intendono accedere alla cassa integrazione ordinaria, considerata la fine delle 18 settimane di Cig con causale Covid19.
La Cig ordinaria prevede causali non specifiche, ma che – stando a quanto scrive l’Istituto – sono comunque adattabili alla “casistica dell’emergenza”.
Tuttavia la differenza, secondo quanto si legge da Il Sole 24 Ore in Edicola oggi, dovrebbe farla l’atteggiamento dei burocrati INPS rispetto alle verifiche di congruità che faranno sui requisiti indicati dalle aziende nelle domande:
“L’Inps spiega che tenuto conto del carattere eccezionale della situazione in atto, qualora l’azienda evidenzi il nesso di causalità tra l’emergenza sanitaria e la causale invocata (circostanza non difficile), la valutazione istruttoria «non deve contemplare la verifica della sussistenza dei requisiti della transitorietà dell’evento e della non imputabilità dello stesso al datore di lavoro e ai lavoratori»”.
Dunque, secondo il giornale economico l’INPS procederà a controlli più leggeri sulle causali ordinarie.