Scuola. Gissi (Cisl): “Per la Ministra Azzolina dovrebbe essere il tempo delle decisioni, non delle polemiche”

Roma, 15 luglio 2020. Alla Ministra Azzolina, che lamenta la scarsa collaborazione dei Sindacati, sarebbe facilissimo rispondere che siamo noi a lamentare una sua scarsa propensione all’ascolto e al confronto, più volte dimostrata. Uno a uno e palla al centro. Se invece vogliamo discutere seriamente, è legittimo chiederle di fornire qualche prova circostanziata delle sue affermazioni, evitando peraltro di sparare nel mucchio in modo generico e indistinto, una brutta e diffusa abitudine alla quale spiace si accodi anche la Ministra, che peraltro non ha mai nascosto i suoi trascorsi da sindacalista. Lo ha fatto, come è noto, in un’organizzazione che adotta modelli e stili molto affini a quelli di cui oggi essa stessa si lamenta, e comunque diversi e lontani dal nostro.
Nel merito di altre considerazioni svolte nell’intervista di oggi al Foglio: se la scuola italiana è riuscita a svolgere il suo compito in una condizione di forzata chiusura delle aule, lo si deve esclusivamente allo straordinario impegno professionale e pedagogico di cui insegnanti, dirigenti e tutto il personale hanno dato prova, attivandosi in ogni modo per mantenere i contatti con gli alunni, aggiornando laddove necessario la loro strumentazione e le loro competenze, dimostrando grande passione per il proprio lavoro e altissimo senso civico. Utilizzare strumentalmente qualche discutibile e circoscritto episodio per tacciare i Sindacati di una presunta “scarsa collaborazione” è scorretto e sbagliato, e ancor più lo è attribuire ogni merito a se stessa e ai propri uffici, come fa la Ministra, per quanto di buono la scuola ha saputo fare in questi mesi difficili.
Non abbiamo certo bisogno di elencare le tante questioni che a un mese e mezzo dall’avvio del nuovo anno scolastico restano ancora in sospeso, o per le quali si profila un ulteriore aggravamento, come nel caso del prevedibile incremento di lavoro precario, grazie a scelte sbagliate o a non scelte di questa Ministra e di questo Governo: è sufficiente seguire le cronache per avere il quadro esauriente di una situazione che basta da sola a valutare il livello di efficacia e di qualità della loro azione.
Su tutte le problematiche connesse alla ripresa dell’attività scolastica in presenza stiamo fornendo da mesi, oltre a continue sollecitazioni ad agire, anche puntuali proposte di merito, perché la cosa urgente da fare oggi è dare alle scuole indicazioni chiare su come organizzare in sicurezza il proprio lavoro, e le risorse necessarie per adottare tutte le misure che si rivelano a tal fine indispensabili. Non sappiamo se, sottolineando questa esigenza, stiamo intercettando “l’intero personale scolastico” o soltanto “quella porzione rappresentata dalle sigle sindacali” (che vale, per inciso, circa il 90% dei consensi espressi nel voto per il rinnovo delle RSU, cui ha partecipato l’80% della categoria): lasciamo volentieri ad altri di sciogliere il dilemma, alla Ministra chiediamo di affrettare i tempi per decisioni che non possono più attendere, se davvero si vuole restituire al Paese una scuola pienamente operativa in presenza il prossimo settembre.

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Fonte: cisl.it