Nella bozza di Decreto agosto che sta circolando in questi giorni – è delineato l’impianto della nuova cassa integrazione, quella che prolungherà le prime 18 settimane (oramai terminate) di ulteriori 18 settimane divise in due blocchi di 9+9.
Di questo ulteriori 18 settimane le prime 9 saranno gratuite per tutti. Mentre per accedere al secondo blocco di 9 settimane il Governo ha previsto un meccanismo che prevede anche il pagamento di una contribuzione addizionale a certe condizioni. Ma deviamole.
CIG SELETTIVA
Il meccanismo di accesso al secondo blocco di 9 settimane di cassa integrazione può essere di tre tipi:
Il contributo addizionale verrà calcolato sulla retribuzione globale che sarebbe spettata al lavoratore per le ore di lavoro non prestate durante la sospensione o riduzione dell’attività lavorativa.
LA STANGATA PER GLI ARTIGIANI
Le migliaia di aziende artigiane che non avevano mai versato al Fondo Artigiani o che non erano in regola con la contribuzione per accedere alla “cassa integrazione Covid19” a partire da marzo 2020 si sono impegnate a regolarizzare la loro posizione contributiva nei confronti del Fondo a partire dal 1° gennaio 2021 per 36 rate (fino 31 dicembre 2023).
Un costo, quest’ultimo, che nei prossimi mesi dunque si sommerà a quello della contribuzione addizionale prevista dalla bozza del Decreto agosto.
Queste aziende artigiane dunque si troverebbero già a partire da novembre 2020 a vedersi lievitare sensibilmente il loro costo del lavoro sul fronte degli ammortizzatori sociali.