Contributi a fondo perduto per acquisti nella filiera agro-alimentare: a chi spetta e come funziona

Il Decreto di agosto – nella bozza entrata nel Consiglio dei Ministri del 7 agosto – ha stanziato 400 milioni di euro per l’anno 2020 per sostenere le attività di ristorazione attraverso un contributo a fondo perduto per acquisto di prodotti, inclusi quelli vitivinicoli, delle filiere agricole e alimentari, anche D.O.P e I.G.P.

A CHI SPETTA

In attesa della pubblicazione del testo definitivo del Decreto agosto sulla Gazzetta Ufficiale e sulla base dell’ultimo testo disponibile si può dire che il contributo a fondo perduto spetta alle imprese con codice ATECO: 

  • 56.10.11 – Ristorazione con somministrazione
  • 56.29.10 – Mense
  • 56.29.20 – Catering continuativo su base contrattuale

CONDIZIONE

Condizione necessaria per l’erogazione del contributo è che le aziende abbiano avuto un calo di fatturato nei mesi da marzo a giugno 2020 rispetto allo stesso periodo 2019 inferiore almeno del 25%.

Nessun requisito è richiesto per chi ha iniziato l’attività a decorrere dal 1° gennaio 2020. 

COME SI OTTIENE IL CONTRIBUTO

I soggetti interessati presentano un’istanza secondo le modalità che saranno fissate da uno specifico Decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, che dovrà essere emanato entro 30 giorni dall’entrata in vigore del Decreto agosto.

Il contributo è erogato mediante il pagamento di un anticipo del novanta per cento al momento dell’accettazione della domanda, a fronte della presentazione dei documenti fiscali certificanti gli acquisti effettuati, anche non quietanzati, nonché di una autocertificazione attestante la sussistenza dei requisiti definiti dal presente articolo e l’insussistenza delle condizioni.

Il saldo del contributo è corrisposto a seguito della presentazione della quietanza di pagamento, che deve essere effettuata con modalità tracciabile.

L’erogazione del contributo viene effettuata nel rispetto dei limiti previsti dalla normativa europea in materia di aiuti de minimis. 

Il contributo non concorre alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi e Irap. 

LA PIATTAFORMA DIGITALE

Sarà attivata la “piattaforma della ristorazione” dove ogni richiedente il contributo sarà tenuto a registrarsi, ovvero a recarsi presso gli sportelli del concessionario convenzionato, inserendo o presentando la richiesta di accesso al beneficio e fornendo i dati richiesti. 

Spetterà al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali anche avvalendosi dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF), ad effettuare controlli e verifiche concernenti i contributi erogati. 

L’indebita percezione del contributo, oltre al recupero dello stesso, è punita con la sanzione amministrativa pecuniaria pari al doppio del contributo non spettante.