Lockdown discoteche, primo ricorso al TAR: ”riapertura immediata“

Nella giornata di ieri il Ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato l’ordinanza che decreta le chiusure in tutta Italia delle “attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso” visto il preoccupante andamento dei contagi da Covid19, e insieme impone l’obbligo di indossare le mascherine dalle 18 alle 6 nei luoghi della movida.

“Una decisione che arriva al tramonto del weekend di Ferragosto e che non ha convinto tutti“ scrivono dalla Redazione di Quotidiano.net.

Di certo non ha convinto i gestori dei locali quali discoteche, intrattenimento, spettacolo, sale da ballo, pub, riuniti sotto la sigla sindacale SILB-FIPE, la più rappresentativa di settore, che hanno deciso di intraprendere la via giudiziaria per tutelare i loro interessi.

L’Associazione ha infatti deciso di presentare un ricorso al Tar del Lazio per la riapertura immediata delle aziende.

Lo comunica Maurizio Pasca, presidente del SILB-FIPE: “Abbiamo fatto un consiglio direttivo e abbiamo deliberato di fare un ricorso al Tar Lazio contro il decreto del Ministro Speranza. Lo presenteremo domani mattina per chiedere la riapertura immediata dei nostri locali”.

E ha aggiunto: “Ci sono motivi infondati per la chiusura. Il distanziamento sociale non è mantenuto ovunque, basti pensare ai treni, agli stabilimenti balneari: perché penalizzare solo il settore dell’intrattenimento? Se c’è qualcuno che non rispetta le regole va sanzionato o chiuso, ci mancherebbe, ma non può essere penalizzato tutto un settore perché un singolo non rispetta le regole. Sono molti i gestori dei locali ad aver sanificato, ad aver misurato la temperatura all’ingresso e preso le generalità. Le azioni vanno adottate nei confronti dei singoli, non è giusto generalizzare”.

Fonte: Quotidiano.net