In questi giorni il Comitato Tecnico Scientifico si sta confrontando per stilare il Protocollo dei comportamenti da tenere nella gestione dei casi Covid19 negli istituti scolastici.
Finora sono state esaminare fondamentalmente 3 ipotesi di chiusure.
CHIUSURA DI UNA CLASSE
In caso contagio di studenti o docenti si provvederà, quanto prima, «al ritorno al proprio domicilio» e ad attivare i necessari protocolli sanitari per la sicurezza di tutti (non si escludono test rapidi per verificare la presenza del contagio). Accertata la positività, classe e docenti saranno messi in quarantena per 14 giorni dal giorno dell’ultimo contatto con l’alunno (si attiverà la didattica a distanza). Le aule saranno sanificate.
CHIUSURA DI PIU’ CLASSI
Se a essere contagiato è un docente che insegna su più classi, la quarantena scatterà su tutte quelle classi.
CHIUSURA DELL’ISTITUTO
Non si escludono soluzioni più estreme, vale a dire la chiusura dell’intero istituto. Che scatterebbe però solo in caso di cluster esteso, che interessa più classi, quando cioè si è in presenza di un vero e proprio focolaio.
In buona sostanza, come anticipa Il Sole 24 Ore di oggi in Edicola:
“L’ipotesi principale, che verrà discussa oggi nella riunione del Cts per fare un nuovo punto in vista del 14 settembre, è che si andrà, quindi, incontro a chiusure “elastiche” e temporanee, come ha lasciato intendere ieri il vice ministro della Salute, Pierpaolo Sileri“.
(In foto la Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina).