Molte scuole non sono adatte per far rispettare il distanziamento fisico di almeno 1 mt. previsto dal Protocollo di Sicurezza della Scuola, il rischio è che si arrivi a optare per la didattica a distanza.
A denunciare la situazione è Antonello Giannelli dell’Associazione nazionale presidi, con le partole riportare dal quotidiano il manifesto in Edicola oggi:
«Non ovunque si potrà garantire il distanziamento, dopo due settimane bisognerà passare alla didattica a distanza. Non è esclusa, quindi, una disomogeneità nei servizi per le discrepanze tra aree geografiche».
La stessa situazione è confermata dal sindacato dei dirigenti scolastici Udir:
«Se non interverrà una norma del parlamento, il ricorso allo stop alle attività sarà inevitabile. In alcuni istituti mancheranno i banchi fino a novembre, in altri le nuove aule per tutto l’anno, oltre che il personale necessario. Cosicché non si potranno rispettare le norme sul distanziamento previsto dal protocollo sulla sicurezza del 6 agosto».