La Stampa – Confindustria: no soldi ai sindacati né aumenti salariali, ecco la soluzione

L’emergenza Coronavirus sta determinando, da mesi, il blocco delle trattative di rinnovo di buona parte dei contratti collettivi nazionali di lavoro. I lavoratori dipendenti di industria, commercio, artigianato, cooperative dovranno dunque attendere ancora mesi per vedersi adeguato il salario al costo della vita.

Il tema viene affrontato oggi sul quotidiano La Stampa in Edicola in una lunga intervista al Presidente di Confindustria Carlo Bonomi che dichiara:

“Noi vogliamo rinnovi contrattuali agganciati agli aumenti di produttività. E vogliamo dare più soldi ai lavoratori per welfare aziendale, previdenza integrativa, formazione e assegni di ricollocazione. Ai lavoratori, non alle casse sindacali. Come ci viene invece chiesto, ad esempio, nel contratto degli alimentari. Serve dire la verità, questi sono i punti del dissenso, non che non vogliamo contratti Chi ci accusa del contrario vuole lo scontro”.

Dunque la soluzione per Confindustria non è l’aumento dei salari ma il riconoscimento di provvidenze con gli strumenti del welfare, previdenza, formazione, ecc.

Infine il Presidente Bonomi – con una affermazione evidentemente destinata ad avere strascichi polemici – puntualizza che non ci sono spazi per far lievitare i costi destinari a sostenere le strutture sindacali.