Sui quotidiani di oggi c’è spazio per un confronto con le misure messe in campo dagli altri Governi europei per affrontare l’emergenza epidemiologica. In particolare Il Sole 24 Ore dedica un articolo all’ultima riforma del Governo tedesco che ha prorogato fino alla fine del 2021 gli aiuti all’occupazione che comprendono anche la Kurzarbeit (simie alla nostra cassa integrazione).
Come funzione il modello della Germania ce lo dice il quotidiano economico:
“il governo eroga indennità pari al 60% dell’ultimo stipendio netto antecedente la crisi a quei lavoratori che hanno subito una forte riduzione dell’orario di lavoro e quindi della retribuzione. L’indennità sale al 67% per dipendenti con figli a carico e al 70% dopo il quarto mese (77% con figlio a carico) fino ad arrivare a un massimo dell’80% (87%) dopo il settimo mese”.
Dunque i lavoratori tedeschi hanno una indennità che è il 60%, più bassa di 20 punti percentuali di quella dei lavoratori italiani. Ciò però non significa necessariamente che i lavoratori tedeschi guadagnino meno poichè i loro salari sono mediamente più alti.
(In foto la Cancelliera Federale della Germania Angela Merkel)