Lavoro. Furlan: “Senza blocco dei licenziamenti la coesione sociale sarebbe andata in frantumi”

Roma, 8 settembre 2020 – “E’ stato un incontro utile per i tanti lavoratori della sanita’ privata che da 14 anni non vedono il rinnovo del loro contratto, ieri Bonomi si e’ impegnato a sbloccare questa situazione e fare in modo che entro il mese si firmi il contratto. Ma c’e’ stata anche la riconferma di voler vivere questa stagione come quella del rinnovo dei contratti, perche’ abbiamo 10 milioni di contratti privati piu’ 3 milioni pubblici scaduti”. Lo ha detto la segretaria della Cisl, Annamaria Furlan ad Agora’ su Rai3.
“Questo e’ importante per far ripartire i consumi e creare condizioni di maggiore produttivita’ e qualita’ del lavoro delle aziende italiane e si fa attraverso la contrattazione – ha spiegato – innovazione e formazione vanno di pari passo e la contrattazione e’ la strada principale”.

“Ieri non abbiamo parlato del tema licenziamenti, ma se in questi mesi non avessimo avuto il blocco dei licenziamenti non solo avremmo avuto una macelleria sociale, ma il clima e la coesione sociale sarebbero andati in frantumi”.  “La questione sociale credo sia un tema importante per tutti, lo e’ per noi, lo deve essere per il Paese. Quello che dobbiamo fare oggi e’ creare condizioni perche’ le aziende non abbiano all’ordine del giorno il tema dei licenziamenti – ha aggiunto – questo si fa facendo ripartire l’economia con progetti forti sull’economia reale e i 200 miliardi dell’Europa devono servire per questo. Come sindacati abbiamo sollecitato il governo a sciogliere le riserve sulle risorse del Mes, quei 37 miliardi devono servire per la sanita’ in modo che i 200 miliardi vadano alla crescita e alla coesione sociale”.

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Fonte: cisl.it