il manifesto – Scuole: avvio «ad intermittenza». Quali tutele per chi lavora?

“Una scuola su quattro non riaprirà regolarmente lunedì 14 settembre secondo la Cisl Scuola“ lo si apprende dal quotidiano il manifesto in edicola oggi.

”Alle famiglie e agli studenti stanno arrivando gli orari delle prime settimane di lezione. Il calendario provvisorio può essere stato fissato fino a ottobre, ma anche fino a dicembre. In questa incertezza è sempre più chiaro che in molti casi la didattica procederà a giorni alterni e frequenze parziali, mescolando la didattica in presenza con quella a distanza. Per recuperare il tempo scuola tagliato in altri casi si farà lezione il sabato”.

In uno scenario reale completamente mutato rispetto alle indicazioni governative, vista l’autonomia regionale e poi quella scolastica in materia, resta il problema di centinaia di migliaia di lavoratori che dovranno trovare soluzioni per conciliare i tempi di lavoro con le esigenze dei figli, in molti casi costretti a stare a casa per via della falsa partenza e la didattica a distanza, che se pur a giorni alternati, pone ogni carico sulle famiglie.

Terminato il congedo straordinario Covid19 retribuito al 50% (fruibile fino al 31 agosto), ai lavoratori (dipendenti e autonomi) non resta alcuna tutela. L’unico sostegno che finora è venuto dal Governo è un ulteriore congedo (in alternativa c’è lo smart working per chi può farlo), ma solo per la quarantena che eventualmente dovesse coinvolgere il figlio a seguito di contatto a scuola. Ma solo per i lavoratori dipendenti.

(In foto la Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo)