La Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina nel suo intervento al Corriere TV di qualche giorno fa, a proposito dell’apertura dell’anno scolastico, ha chiesto alle famiglie ulteriori «sacrifici». Lo sanno bene le famiglie che in questi giorni di rientro dopo le ferie devono gestire la falsa partenza scolastica caratterizzata già da i primi rinvii delle aperture, i tempi di attesa agli ingressi e i conseguenti ritardi a lavoro, gli orari ridotti di presenza a scuola (anche 1 ora e 30 in alcuni Istituti).
E il rischio di dover bloccare tutto al primo timido segnale. Lo evidenzia bene il quotidiano La Stampa di oggi:
“In presenza di febbre, sopra i 37,5 ma anche di un semplice raffreddore, il genitore sarà costretto a seguire una trafila che parte dall’avviso del medico di base fino all’eventuale tampone. Su questo fronte, specie per i bambini più piccoli che nella stagione invernale hanno spesso sintomi influenzali e da raffreddamento, i pediatri hanno lanciato l’allarme di un rischio caos tra possibili quarantene e isolamenti”.
In uno scenario caotico e incerto sul fronte sanitario resta aperto il problema correlato, centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori che dovranno trovare soluzioni per conciliare i tempi di lavoro con le esigenze dei figli.
Terminato il congedo straordinario Covid19 introdotto a partire dal Decreto Cura Italia, che in Governo ha reso fruibile fino al 31 agosto – incredibilmente a pochi giorni dall’inizio della scuola – e retribuito al 50%, ai lavoratori non resta alcuna tutela specifica, se non l’utilizzo di permessi, Rol e banca ore (per chi ce l’ha). Ma questo riguarda solo i lavoratori dipendenti.
L’unico sostegno che finora è venuto dal Governo è un ulteriore congedo (in alternativa c’è lo smart working per chi può farlo), ma solo per la quarantena che eventualmente dovesse coinvolgere il figlio a seguito di contatto a scuola. Ma solo per i lavoratori dipendenti. I lavoratori autonomi sono esclusi da ogni forma di tutela.
(In foto le file e le attese davanti all’ingresso di una scuola romana)