Recovery Fund. Furlan: “Servono altre risorse per il Sud. Investimenti per scuola, università, ricerca siano tra i capitoli più importanti dell’utilizzo di queste risorse”

Bari, 15 settembre 2020 – “Il 30% delle risorse assegnate all’Italia tramite il Recovery Fund e’ per il Sud, ma dobbiamo chiederne ancora di piu'”. Lo ha detto a Bari la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, a margine del lavori del Consiglio generale Puglia, riunito per eleggere il nuovo segretario che prendera’ il posto di Daniela Fumarola, entrata nella segreteria nazionale.
“Chiederemo al Governo una convocazione della Presidenza del Consiglio, perche’ questa occasione straordinaria ha bisogno del contributo di idee e proposte di tutti. Il Recovery fund e’ un’occasione straordinaria per il nostro Paese”, ha aggiunto Furlan. “L’Europa ha risposto positivamente con 209 miliardi da investire per la crescita , lo sviluppo, la ripresa economica, il lavoro, il benessere delle famiglie. Proprio perche’ e’ una possibilita’ straordinaria, non dobbiamo sprecarla, a partire dagli investimenti importanti per il Sud. A fine luglio abbiamo fatto una manifestazione nazionale in cui abbiamo messo al centro la crescita e il lavoro”.
“Il 18”, ha ricordato la leader della Cisl, “torneremo in tutte le piazze del Paese per chiedere al governo una convocazione della Presidenza del Consiglio, perche’ riteniamo che questa occasione straordinaria abbia bisogno del contributo di idee, proposte, di tutti. Nessuno puo’ farcela da solo, serve il confronto di tutti i soggetti sociali, economici, politici, istituzionali”.
La leader della Cisl si è poi espressa sul tema della scuola e sulla necessità che anche nel Recovery Fund gli investimenti per scuola, università, ricerca, “siano tra i capitoli più importanti dell’utilizzo di questi 200 e rotti miliardi”. Per Furlan la polemica su precari e cattedre vuote “si poteva evitare, c’era il modo ma non lo hanno voluto accettare e anche sulla sicurezza, si poteva tenere conto dei suggerimenti dei sindacati ma la ministra ha voluto fare tutto da sola. Già da marzo abbiamo mandato alla ministra della Scuola la bozza di un protocollo per far ripartire la scuola in sicurezza: si e’ indugiato troppo, c’è stata tanta voglia di fare da soli, da parte della ministra in modo particolare e ora tutti i nodi vengono al pettine: mancano gli insegnanti, soprattutto nel centro-nord, e la scuola non era ancora pronta ad affrontare in tutto il Paese la riapertura. Si e’ perso troppo tempo”, ha rimarcato Furlan.  Ma “ora e’ il momento di sostenere tutti la scuola, quindi – ha ribadito – anche nel Recovery Fund gli investimenti per scuola, università, ricerca, devono essere tra i capitoli più importanti dell’utilizzo di questi 200 e rotti miliardi. Bisogna accelerare la consegna dei banchi ma anche la riapertura del tempo pieno, l’attivazione delle mense scolastiche. Recuperiamo gli errori fatti, anche sulle cattedre vuote, siamo in tempo, ma c’e’ bisogno di un confronto serio”.

Si è quindi soffermata sul tema dei rinnovi contrattuali: “”Questa deve essere la stagione dei rinnovi dei contratti, abbiamo tanti milioni di lavoratori pubblici e privati che aspettano il rinnovo”. Per la leader della Cisl “il rinnovo dei contratti è indispensabile non soltanto per rendere più robuste le buste paga dei lavoratori, ma anche perché attraverso la contrattazione mettiamo al centro l’innovazione, la qualità di quello che si produce e del lavoro. Attraverso la contrattazione creiamo le condizioni di produttività positiva per il nostro Paese e per le imprese. Quindi una stagione importante dove l’Italia si gioca molto” ha concluso.

Continua a leggere qui

Fonte: cisl.it