Recovery Fund, Landini: “Il governo ci deve convocare. Referendum? La Cigil non dà indicazioni di voto”

“Il sindacato non fa politica, la Cgil non dà indicazioni di voto ma dice alla gente di andare a votare e di usare la propria testa”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, intervenuto a Napoli per la giornata di mobilitazione dei sindacati Cgil, Cisl e UIL. Landini a margine dell’incontro ha parlato dell’occasione unica che ha l’Italia di poter usufruire dei fondi europei. ”Il governo non ci ha ancora convocati su come spenderli. Vogliamo essere ascoltati. Sul Recovery Fund il presidente del Consiglio e il governo ci devono convocare. Non può essere – osserva – che ogni ministero, ogni Regione e Comune presentino una propria soluzione. Se spendere i soldi europei vuol dire fare centinaia di progetti, stiamo scacciando via i soldi e un’occasione. Bisogna individuare una priorità e una strada”. Il segretario della Cgil dal palco parla anche dei soldi del Mes. ”Sarebbe intelligente, né di destra né di sinistra prendere i soldi del Mes e investirli sulla sanità, ci hanno raccontato – aggiunge – che la soluzione era l’autonomia differenziata. Noi diciamo ‘basta avere 21 sanità diverse’. Se il diritto alla salute è di tutti, i livelli essenziali di assistenza devono essere garantiti in tutto il Paese. Per questo la sanità è un investimento strategico”. A conclusione del suo intervento dal palco Landini attacca Confindustria. “È uno scandalo che i lavoratori della sanità privata da 12 anni siano senza contratto nazionale. Il punto è – conclude Landini – che Confindustria dice che non si deve firmare perché sono troppo alti gli aumenti che sono stati dati, noi invece pensiamo che se tu lavori nella sanità pubblica o in quella privata, hai gli stessi diritti, le stesse tutele e lo stesso salario, ed è proprio questo che vogliono mettere in discussione”.

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Fonte: ilfattoquotidiano.it