Roma, 23 settembre 2020. I dati Istat ci consegnano una situazione molto negativa per quanta riguarda il Settore dell’Innovazione e della Ricerca: nell’ultimo periodo risultano diminuiti gli investimenti privati di circa il 5%.
La situazione diviene ancora più preoccupante se il dato viene letto insieme a quello che riporta i risultati recentemente ottenuti dai ricercatori italiani nell’ambito dell’assegnazione degli Starting Grants, le borse destinate ai giovani ricercatori, finanziati dall’European Research Council.
Ancora una volta i ricercatori italiani conseguono un risultato lusinghiero ottenendo il finanziamento di 53 progetti e classificandosi complessivamente al 2° posto in Europa dopo la Germania. Ma ancora una volta la maggior parte di questi progetti verranno realizzati all’estero e l’Italia, se si considera la classifica delle nazioni dove verranno realizzati i progetti, scende al decimo posto dopo il Belgio.
Acclarata l’importanza che Innovazione e Ricerca hanno per lo sviluppo e la crescita del Paese è necessario e urgente che il Governo finalmente passi dalle generiche affermazioni di principio sull’importanza della Ricerca alla realizzazione di iniziative concrete, con la previsione di idonei finanziamenti e di adeguate norme che migliorino l’attrattiva del Paese e favoriscano la possibilità di competere al meglio a livello internazionale.
In particolare il Ministero Università e Ricerca – MUR – dia un segno di interesse nei confronti degli Enti Pubblici di Ricerca, interesse che al momento non ci è dato di rilevare.
Si tratta di una situazione non più tollerabile ed in assenza di rapide e concrete risposte la mobilitazione del personale per la difesa e la salvaguardia di questo Settore sarà inevitabile.
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Fonte: cisl.it