Naspi, i «drammatici» dati INPS: domande giù del 43%

Arrivano con il Report Mensile di settembre 2020 dell’INPS i numeri drammatici delle richieste del trattamento di disoccupazione Naspi aggiornati a luglio 2020 che registrano un calo delle domande del 43.8% rispetto al 2019. Segno che l’economia è in ripresa e i livelli occupazionali sono in rialzo? Certo che no.

La verità è solo una, il lockdown e la crisi economica che ne è conseguita hanno tenuto fermo il mercato del lavoro e centinaia di migliaia di persone non hanno lavorato, come accaduto negli anni precedenti, si pensi ad esempio ai lavoratori stagionali, oppure hanno lavorato per poche settimane, ed in entrambi i casi non hanno maturato i requisiti di accesso al trattamento di disoccupazione.

Di segno negativo anche le domande di accesso alla DisColl, -16.9% rispetto al 2019.

Se si osservano poi i dati divisi per regione viene fuori che il calo più significativo, anche se temporaneo, in termini percentuali si è avuto in Toscana da 137.006 durante tutto il 2019 a 70.278 da gennaio a luglio 2020, -48,70%; Emilia Romagna 162.160 a 84.160, -48,10; Liguria da 54.037 a 25.803, -47.3%; Sicilia da 176.017 a 96.095, -45,8%; Campania da 216.926 a 118.253 (-32,81%).

IL Report Inps mette dunque in luce che è solo un problema di numeri ma è un vero e proprio problema sociale di cui il Governo dovrà tener conto nelle prossime misure a sostegno dei lavoratori.