A partire dal mese di settembre, come anche anticipato in uno dei nostri articoli delle scorse settimane, il Reddito di Cittadinanza subirà un importante taglio per coloro che hanno iniziato a percepirlo ad aprile 2019. Difatti, come stabilito dall’art.3 del decreto n.4/2019 convertito poi nella legge n.26/2019, il Rdc “è riconosciuto per il periodo durante il quale il beneficiario si trova nelle condizioni previste all’articolo 2 e, comunque, per un periodo continuativo non superiore a diciotto mesi”.
Ad annunciare la notizia è il quotidiano La Repubblica in edicola oggi:
“Entro la fine dell’anno scadono 740 mila assegni di reddito di cittadinanza, dal valore medio di 525 euro mensili. In ottobre toccherà a 520 mila famiglie, le prime a incassare il sussidio nell’aprile 2019. Poi ad altre 120 mila in novembre e 100 mila in dicembre. In totale sono coinvolti 1,9 milioni di persone. La metà è in 4 Regioni: Campania, Sicilia, Puglia, Lazio.”
L’erogazione del Rdc ha una durata totale di 3 anni, divisa in due periodi di 18 mesi. Ma tra i due periodi deve intercorrere un intervallo di 30 giorni, solo trascorso il quale sarà possibile effettuare una nuova richiesta. Quindi, chi ha ottenuto il primo assegno ad aprile 2019 riceverà l’ultimo a settembre, mentre il pagamento di ottobre verrà sospeso.
Dunque, al momento l’INPS non ha ancora pubblicato alcuna circolare con istruzioni operative, ma come detto la domanda non potrà essere inoltrata prima di un mese dall’ultimo assegno. Di conseguenza, calendario alla mano, coloro che vorranno chiedere nuovamente il Reddito di cittadinanza dovranno attendere il 2 novembre, prima di poter accedere alla propria area personale e seguire la procedura online.
Manuel Baldi