Solidarietà ai lavoratori e al popolo bielorusso in lotta per la democrazia e i diritti fondamentali del lavoro

La Fiom-Cgil esprime pieno sostegno e solidarietà ai lavoratori e al popolo della Bielorussia nella loro lotta per la democrazia e per il rispetto dei diritti fondamentali del lavoro.

La Fiom-Cgil è al fianco dei lavoratori della Bielorussia, e dei loro sindacati che si stanno mobilitando in difesa della democrazia e dei diritti umani. La Fiom-Cgil condanna ogni forma di repressione nei confronti dei lavoratori e rappresentanti sindacali e dei loro familiari.

Le elezioni presidenziali che si sono svolte in Bielorussia il 9 agosto, sono state, a detta anche dei molti osservatori internazionali, palesemente falsificate a favore del presidente in carica da lungo tempo Lukashenko. Questo fatto ha determinato una reazione di massa con il dilagare di proteste popolari a cui le forze di sicurezza hanno risposto con un terrore senza precedenti: arresti di massa, percosse e torture di manifestanti.

Un’ondata di interruzioni spontanee del lavoro ha interessato l’intero paese. I lavoratori hanno iniziato a formare comitati di sciopero per preparare uno sciopero generale a livello nazionale a sostegno del cambiamento democratico.

La Fiom-Cgil sostiene le richieste degli scioperanti di:

• considerare non validi i risultati delle elezioni presidenziali, rilasciare tutti i prigionieri politici e tutti i manifestanti arrestati,
• impedire la persecuzione dei partecipanti allo sciopero e annullare il sistema dei contratti forzatamente a breve termine.

Denunciamo le intimidazioni e l’enorme pressione che l’amministrazione e i servizi di sicurezza stanno esercitando sugli scioperanti, sui membri del comitato di sciopero e sulle loro famiglie. Molti sono minacciati di licenziamento. Molti attivisti sono arrestati e detenuti dai servizi di sicurezza.

Come Fiom chiediamo la fine di questa ondata di violenza da parte della polizia e delle forze di sicurezza, e il rispetto della libertà di manifestazione e di espressione del dissenso.

 

Ufficio internazionale Fiom-Cgil

Roma, 2 ottobre 2020

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Fonte: fiom-cgil.it