Studi professionali, come organizzare il lavoro secondo il nuovo Dpcm

Emanato nella notte il nuovo Dpcm che porta la data di oggi, 13 ottobre, prevede anche delle indicazioni per lo svolgimento delle attività lavorative presso gli Studi professionali. Si tratta esattamente di “raccomandazioni”, dunque nulla di prescrittivo al momento, però è evidente che si tratta di regole comportamentali e gestionali utili ad evitare lo svilupparsi di focolai in luoghi in cui il contatto non avviene solo tra colleghi ma anche con la clientela o pazienti, nel caso di attività mediche e paramediche.

Queste le raccomandazioni.

LAVORO AGILE O SMART WORKING. Si punta a snellire sempre più la presenza negli uffici favorendo il lavoro presso il domicilio del lavoratore o comunque nella modalità a distanza.

FERIE E PERMESSI. Si ricorda, per i lavoratori dipendenti, di agevolare l’utilizzo di ferie, permessi e altri congedi retribuiti (permessi L. 104, congedo parentale, ecc.) quale prima alternativa in caso di calo di lavoro che può portare al ricorso alla cassa integrazione.

SICUREZZA. Attuare i protocolli sicurezza anti-contagio e in ogni caso rispettare la distanza interpersonale di almeno 1 metro indossando strumenti come la mascherina.

SANIFICAZIONE. Si raccomanda infine di realizzare le operazioni di sanificazione dei luoghi di lavoro, “anche utilizzando a tal fine
forme di ammortizzatori sociali”
riferendosi evidentemente alla possibilità di utilizzo della cassa integrazione per i lavoratori dipendenti, relativamente ai giorni in cui avviene l’intervento della ditta che opera la sanificazione.

Otello Bianchi