“Il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo ha annunciato una proposta di legge per la sterilizzazione degli effetti del calo del Pil sul montante contributivo in modo che non si riduca e non diminuiscano gli importi delle pensioni che saranno liquidate nei prossimi anni. Lo riferiscono i sindacati al termine dell’incontro avuto sugli interventi in materia previdenziale da inserire in legge di Bilancio”. Questa la news lanciata da Tgcom24 nelle scorse ore, a margine dell’incontro ministeriale.
Ma cosa significa esattamente?
Per capire occorre fare un passo indietro. La riforma Dini delle pensioni ha legato la rivalutazione del montante contributivo (quanto versato annualmente dai lavoratori all’Inps) all’andamento del PIL, alla sua media quinquennale. Rivalutazione che ha la finalità di attribuire maggior valore economico al montante dei contributi pensionistici versati e viceversa, cioè più la crescita è stagnante e più le pensioni saranno penalizzate.
Ed è proprio su questo principio che la Catalfo ha proposto di intervenire: vuole che cessi il meccanismo che svaluta il montante dei contributi versati negli anni dal lavoratore e che porta poi in giù le pensioni del futuro.
FONTE: Tgcom24