“Un fatto positivo, ma non sufficiente” proseguono CGil, Cisl, Uil. “Sin che dura questa straordinaria condizione di crisi sanitaria, noi chiediamo che così come vengono prorogati i sostegni alle imprese e all’economia, debba esserci anche la proroga della cassa Covid e del blocco dei licenziamenti e delle ulteriori indennità Covid e tutele in caso di disoccupazione. Del tutto insufficienti, poi, sono le risorse per il rinnovo dei contratti pubblici e per le assunzioni indispensabili alla scuola e alla pubblica amministrazione. Il ministro ha confermato sia il taglio del cuneo fiscale a favore dei lavoratori, così come chiesto da Cgil, Cisl, Uil e ottenuto lo scorso anno, sia l’intento di procedere all’istituzione dell’assegno unico a sostegno della famiglia, a decorrere dal primo luglio 2021. Ma la riforma fiscale complessiva, secondo il ministro Gualtieri, dovrebbe partire solo dal 1 gennaio 2022. Cgil, Cisl, Uil si riservano di esprimere un giudizio compiuto quando saranno specificamente declinati, in manovra, i vari capitoli che la comporranno. Ecco perché Cgil, Cisl, Uil hanno chiesto al Governo un confronto organico, particolarmente urgente sugli ammortizzatori sociali, e una trattativa sulla riforma fiscale, a partire dalla detassazione degli aumenti contrattuali, sulla scuola, sull’Università e ricerca, sulla sanità e sull’utilizzo di tutte le risorse europee, a partire dal Mes per la sanità. Un prossimo incontro è stato fissato per mercoledì 21 ottobre alle ore 17. Al termine, Cgil, Cisl, Uil faranno le proprie valutazioni e decideranno le eventuali iniziative necessarie a sostegno delle proprie richieste” conclude la nota.
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Fonte: cisl.it