Manovra, verso proroga della cig Covid per decreto. Intesa su nuovo blocco pignoramenti e assegno unico da luglio, in forse plastic tax

Quest’anno la legge di Bilancio – attesa tra stasera e domani all’esame del Consiglio dei ministri – sarà di fatto la quarta manovra varata dal governo. Perché l’emergenza Covid ha costretto nei mesi scorsi a varare altri tre provvedimenti di spesa per un valore totale di 100 miliardi di euro: il decreto Cura Italia, il Rilancio e il decreto Agosto. Eppure la coperta delle risorse per la cassa integrazione è già corta e servono nuovi aiuti per i settori finora più colpiti, dal commercio alla ristorazione al turismo, che inevitabilmente saranno danneggiati anche dalle nuove limitazioni anti contagio che l’esecutivo sta per varare. Così gran parte dei 40 miliardi a disposizione se ne andranno per conservare i posti di lavoro e sostenere quei comparti. La novità principale per le famiglie sarà l’assegno unico per i figli, in partenza però solo da metà 2021 per dimezzare a circa 3 miliardi la dote necessaria.

L’Italia è l’unico Paese europeo insieme a Cipro a non aver ancora inviato a Bruxelles il Documento programmatico di bilancio che illustra a grandi linee i contenuti della manovra. In attesa del cdm che dovrebbe approvarlo, il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha convocato in videoconferenza alle 17 i segretari generali di Cgil Cisl e Uil per illustrare la manovra e in particolare le misure per il mondo del lavoro. Come anticipato, l’intenzione è innanzitutto quella di prorogare la cassa Covid: in caso contrario le 18 settimane aggiuntive concesse con il decreto agosto scadrebbero il 15 novembre. Visto che la legge di Bilancio entra in vigore solo l‘1 gennaio 2021, potrebbe occorrere un “ponte” per traghettare fino ad allora le aziende che ne hanno bisogno: per questo è al vaglio del governo l’ipotesi di un decreto legge da affiancare alla manovra, finanziato con i soldi già stanziati per alcune misure anti crisi ma ancora non spesi. Nel decreto potrebbe finire anche l’allargamento dal 50 al 75% dello smartworking nella pubblica amministrazione.

Il blocco dei licenziamenti continuerà ad essere legato all’uso della cassa: chi la chiede anche nel 2021 non potrà licenziare, come previsto da marzo ad agosto per tutti e da agosto solo per le imprese che ricorrono agli ammortizzatori. La ministra del Lavoro Nunzia Catalfo ha anche annunciato la proroga delle indennità per stagionali e lavoratori del turismo e dello spettacolo, oltre a un pacchetto pensioni con la proroga di opzione donna e dell’Ape sociale, allargata ai disoccupati.

Il vertice di governo che si è svolto venerdì notte ha sciolto alcuni nodi, ma restano diverse questioni irrisolte anche a causa di posizioni diverse all’interno della maggioranza. Di sicuro accanto agli ammortizzatori in manovra ci saranno anche misure per favorire le assunzioni, dalla proroga degli sgravi per i datori di lavoro che fanno rientrare i dipendenti dalla Cig a un nuovo piano di decontribuzione per i contratti agli under 35. In più ci sarà la stabilizzazione del taglio del 30% dei contributi per le imprese del Mezzogiorno (oltre 5 miliardi) e la copertura strutturale del taglio del cuneo per i redditi tra 28mila e 40mila euro (circa 2 miliardi). Sarebbe poi stato trovato un accordo sul blocco delle ingiunzioni di pagamento e delle procedure esecutive dopo che dal 15 ottobre sono ripartite le cartelle esattoriali. Italia viva e M5s chiedevano un nuovo blocco delle cartelle, fino a gennaio.

Ancora da decidere invece il rinvio di plastic e sugar tax chiesto da Italia viva: fino ad oggi il Tesoro ha continuato a lavorare in vista della loro introduzione, che scatterebbe in contemporanea con la plastica tax europea sulla quota di imballaggi in plastica che non viene riciclata.

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Fonte: ilfattoquotidiano.it