Firmato il decreto dalla Ministra della Funzione Pubblica Fabiana Dadone che riporta lo smart working negli uffici pubblici allo scopo di decongestionare le presenze nei luoghi di lavoro e sui mezzi di trasporto pubblici. Nei giorni scorsi si era parlato di una percentuale alta di lavoratori che sarabbero “rimasti a casa”.
La proposta del 75% ha poi ceduto il passo a un’altra soluzione, la puntualizza Il Mattino in edicola oggi:
“Lo smart working riguarderà «almeno il 50% del personale impegnato in attività» che si possono svolgere a distanza ma con «l’invito alle amministrazioni dotate di adeguata capacità organizzativa e tecnologica» ad assisurare «percentuali più elevate possibili di lavoro agile, garantendo comunque l’accesso, la qualità e l’effettività dei servizi ai cittadini e alle imprese»”.
La Ministra ha poi precisato che il lavoro agile si realizzerà attraverso la “massima flessibilità di lavoro con turnazioni e alternanza di giornate lavorate in presenza e da remoto, comunque nel rispetto delle misure sanitarie e dei protocolli di sicurezza, anche prevedendo fasce di flessibilità oraria in entrata e in uscita”.