Si è svolta nel pomeriggio odierno, in modalità da remoto, una riunione informale tra ministero Economia e Finanza e Fim, Fiom, Uilm nazionali.
Nel corso dell’incontro Fim, Fiom, Uilm hanno brevemente riassunto il lavoro intrapreso nei mesi scorsi con ministero del Lavoro e Politiche Sociali, concretizzatosi con l’emendamento al DL agosto (a favore delle platee 2018-2019) poi respinto dalla Quinta Commissione Bilancio del Senato.
Il Mef ha confermato come la stima degli oneri per il biennio 2018-2019, validata dalla Ragioneria dello Stato, è relativa a 260 persone e che ammonta a 3 milioni di euro per il 2020, 5,2 per il 2021, 4,5 per il 2022 e a scemare per gli anni a venire.
Fim, Fiom, Uilm hanno chiesto di estendere tale impegno anche alla platea 2020, ovvero ulteriori 145 persone, consentendo l’accesso a pensione nel 2021, l’indomani dell’approvazione della legge di bilancio a tutti coloro che raggiungano i requisiti entro il 31 dicembre 2020.
Per raggiungere tale risultato è necessario che si costruisca un consenso politico – a livello nazionale e nei territori – in modo da costruire un emendamento al Ddl della Legge di Bilancio (che a giorni approderà in Parlamento) che incontri il consenso del MlePS e che sia dotato delle necessarie coperture economico-finanziarie.
Pertanto, a breve termine Fim, Fiom, Uilm nazionali provvederanno a redigere una bozza di emendamento, da veicolare ai Ministeri coinvolti ed ai parlamentari locali, in modo da arrivare puntuali in aula alla presentazione del Ddl.
Alla luce dell’interlocuzione aperta, rimane in stand-by la manifestazione prevista a livello nazionale, in luogo di iniziative locali e nazionali nei confronti delle forze politiche più sensibili alla soluzione della vertenza.
Fim, Fiom, Uilm nazionali
Roma, 20 ottobre 2020
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Fonte: fiom-cgil.it