Lavoro. Sbarra: “Si' al blocco dei licenziamenti. Evitare l'emergenza sociale”

Roma, 26 ottobre 2020 – “L’ultimo decreto che impone nuove restrizioni era “necessario, visto il preoccupante andamento della curva epidemica“, perche’ “bisogna mettere in priorita’ assoluta la tutela della salute e della vita delle persone” ma occorre “affiancare alle misure di contenimento potenti strumenti di protezione sociale rivolti a lavoratori, commercianti, aziende e famiglie”. Lo afferma Luigi Sbarra, segretario generale aggiunto Cisl, secondo cui si devono “costruire percorsi e strumenti insieme, e gestire questa fase delicatissima coinvolgendo le rappresentanze sociali del lavoro e dell’impresa“. “Per questo – spiega Sbarra all’AGI – abbiamo chiesto e ottenuto un incontro con il Presidente del Consiglio”.

Mercoledi’ la Cisl chiedera’ a Conte di “mettere in campo le risorse a disposizione per garantire la difesa del lavoro, il sostegno al reddito delle famiglie e alla liquidita’ delle realta’ produttive colpite, assicurando il pieno rispetto dei protocolli anti-covid nei luoghi di lavoro”.
“In primo luogo -afferma Sbarra- e’ necessaria la proroga del blocco dei licenziamenti. Ci sono risposte da dare immediatamente, questioni rese ancora piu’ urgenti dai numeri di queste ultime settimane, che riguardano la proroga del blocco dei licenziamenti per tutta la durata delle casse Covid, la riorganizzazione di ammortizzatori sociali davvero universali, la costruzione di vero un sistema di politiche attive”.

“Non rispondere immediatamente a queste priorita’ – sostiene Sbarra – rischia di trasformare la crisi sanitaria ed economica in vera emergenza sociale e umanitaria”.
“Sullo sfondo, e contemporaneamente – prosegue – bisogna sbloccare gli investimenti produttivi, aprire i cantieri in piena sicurezza, costruire per il domani, nei limiti concessi dalla diffusione e la distribuzione geografica del virus, modulando le variazioni delle misure di contenimento su base territoriale, come pure e’ stato previsto”.
“La crisi sanitaria e quella economica – conclude – vanno affrontate insieme, nello stesso progetto-Paese che presuppone partecipazione e concertazione dei corpi intermedi”.

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Fonte: cisl.it