Mattarella ha firmato il decreto Ristori: via libera agli aiuti per i settori colpiti dalle nuove restrizioni

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il cosiddetto “decreto ristori” con le “misure urgenti per la tutela della salute e per il sostegno ai settori produttivi maggiormente colpiti dall’epidemia COVID-19″ stabilite dal Consiglio dei Ministri. Il testo aveva ricevuto nella serata di mercoledì la bollinatura della Ragioneria generale dello Stato ed è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale in edizione straordinaria.

Si tratta di una manovra che vale “complessivamente oltre 5 miliardi che saranno usati per dare risorse immediate a beneficio delle categorie”, come ha spiegato nei giorni scorsi il premier Giuseppe Conte, e che stanzia sostegni economici a bar, ristoranti, palestre, discoteche e a tutte le attività commerciali colpite dalle chiusure o dalle limitazioni imposte dal Dpcm del 25 ottobre, ma non solo. Ecco le principali misure contenute nel decreto:

2,4 miliardi di euro i contributi a fondo perduto previsti per le attività colpite dalle restrizioni – Il decreto stanzia 2,4 miliardi di euro di contributi a fondo perduto previsti per le attività soggette a restrizioni o chiusure. Chi ha già ottenuto questo tipo di contributi con il decreto Rilancio si vedrà accreditare la nuova somma, direttamente sul conto corrente, entro metà novembre. Chi invece farà domanda per la prima volta dovrà compilare la procedura online sul sito dell’Agenzia delle Entrate e potrà ottenere il ristoro entro metà dicembre. Il principale requisito da rispettare per ottenere il sostegno è quello di aver subito in aprile una perdita di fatturato pari ad almeno un terzo rispetto allo stesso mese del 2019. In questo modo si potrà ricevere una somma che varierà dal 100% al 400% rispetto a quanto previsto con il decreto Rilancio, dipendentemente del settore di attività dell’esercizio.

Smart working con figli under 16 in quarantena – Nel decreto è prevista la possibilità per i lavoratori di scegliere lo smart working nel caso in cui un figlio fino a 16 anni di età sia in quarantena per contatti avuti a scuola. Nel precedente decreto era prevista questa possibilità per i figli fino a 14 anni. Lo smart working può essere usato, sempre per i figli under 16, anche nel caso in cui la scuola sospenda l’attività in presenza.

30 milioni di euro per i tamponi rapidi – Ammonta a 30 milioni di euro lo stanziamento per i tamponi rapidi previsto nel decreto ristori. All’articolo 18 del testo sono indicate le ‘disposizioni urgenti per l’esecuzione di tamponi antigenici rapidi da parte dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta’. “Al fine di sostenere ed implementare il sistema diagnostico dei casi di positività al virus Sars-Cov-2 attraverso l’esecuzione di tamponi antigenici rapidi da parte dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, secondo le modalità definite dagli Accordi collettivi nazionali di settore, è autorizzata per l’anno 2020 la spesa di euro 30.000.000”, si legge nel decreto. In una tabella allegata al testo sono elencate le risorse destinate alle diverse regioni. Il 16,64% degli stanziamenti vanno alla Lombardia, per 4.993.267; a seguire il Lazio con 2.903.510 (9,68%) e la Campania con 2.790.545 (9,30%).

Sospesi fino al 31/12 i pignoramenti della prima casa – All’articolo 4 del decreto ristori è prevista la ‘sospensione delle procedure esecutive immobiliari nella prima casa’. Fino al “31 12 2020 è inefficace ogni procedura esecutiva per il pignoramento immobiliare, di cui all’articolo 555 del codice di procedura civile, che abbia ad oggetto l’abitazione principale del debitore, effettuata dal 25 ottobre 2020 alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto”, si legge nel testo.

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Fonte: ilfattoquotidiano.it