Hanno manifestato in tutta Italia, ieri, i lavoratori dello spettacolo chiedendo al Governo e alle Istituzioni più attenzione al cultura. Il Dpcm del 25 ottobre ha chiuso cinema, teatri e luoghi dello spettacolo e loro sono arrivati alla protesta, nel rispetto dei protocolli Covid19 anche per le manifestazioni di carattere sindacale. Lo slogan della giornata era “L’assenza spettacolare”. Gli organizzatori Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil.
“Si sono esibiti in piazza – scrive il quotidiano on-line Collettiva.it che ha dedicato ampio spazio agli eventi – portando i loro talenti estromessi dalle sale. Suonatori, danzatori, artisti di ogni genere per lanciare una richiesta comune: tornare a lavorare. L’auspicio è che i luoghi dello spettacolo riaprano il prima possibile, perché proprio nel dramma che stiamo vivendo la cultura è particolarmente importante per i cittadini. L’altra rivendicazione è che i lavoratori tornino ad operare in sicurezza: dopo i casi di positività (come il focolaio nel coro del Teatro La Scala), tecnici e artisti chiedono il diritto alla salute. Insomma dalle piazze arriva un messaggio preciso: siamo lavoratori come gli altri, questo il senso, anche noi siamo “essenziali” e il governo deve trattarci come tali“.
Fonte: Collettiva.it