Ristori a fondo perduto, ecco chi potrà presentare la domanda e chi li avrà in automatico

Il Decreto Ristori, in vigore dal 29 ottobre 2020, ha introdotto ulteriori misure urgenti per il sostegno ai lavoratori e ai settori produttivi danneggiati dalle nuove restrizioni disposte, dall’ultimo Dpcm 24 ottobre 2020, per fronteggiare l’emergenza sanitaria legata al COVID-19.

In modo particolare, il provvedimento prevede una serie di interventi, tra i quali un contributo a fondo perduto per le imprese danneggiate che riceveranno le risorse messe a disposizione con la medesima procedura prevista nel Decreto Rilancio attraverso l’Agenzia delle Entrate. Inoltre, per le attività che avevano già fatto domanda per le risorse previste nel Decreto Rilancio l’erogazione sarà automatica sul proprio conto corrente, mentre tutte le altre attività, che non hanno usufruito dei precedenti contributi, potranno presentare l’istanza con la già attiva procedura web compilando l’apposito modello.

Affinché si possa beneficiare del contributo a fondo perduto è necessario rispettare alcuni requisiti oggettivi e soggettivi:

a) avere, alla data del 25 ottobre 2020, una partita IVA attiva e, rispetto a quanto previsto dal Decreto Rilancio, e un ammontare dei ricavi o compensi anche superiore a 5 milioni di euro;

b) esercitare come attività prevalente una di quelle attività riferite ai codici ATECO riportati nell’Allegato 1 al decreto;

c) aver subito una riduzione del fatturato, ovvero il valore del fatturato e dei corrispettivi di aprile 2020 deve essere inferiore almeno ai due terzi di quello riferibile al corrispondente mese dell’anno precedente. Per il calcolo dell’ammontare del fatturato di entrambi i periodi si fa riferimento alla data di effettuazione dell’operazione di cessione di beni o prestazione di servizi.

Ma a quanto ammonterà l’indennizzo che riceveranno queste categorie?

Il calcolo dell’indennizzo è identico rispetto a quello previsto nel decreto Rilancio, tuttavia occorrerà applicare a tale importo delle percentuali moltiplicative differenti in base alla categoria. Si potrà arrivare ad indennizzi fino al 400 per cento di quanto ottenuto precedentemente, ma sino ad un tetto di 150 mila euro di contributi. 

Quali saranno i tempi previsti per l’erogazione di tali indennizzi?

I contributi, come annunciato ampiamente dal Premier Giuseppe Conte, verranno erogati in due diversi momenti:

  • entro il 15 novembre per chi ne abbia usufruito in precedenza e, come detto, l’erogazione avverrà in automatico, senza la necessità di fare domanda;
  • entro metà dicembre per coloro che ne fanno domanda per la prima volta.

LEGGI ANCHE:

Il Sole 24 Ore – Decreto Ristori, escluse molte attività: ecco come possono rientrare

Il Sole 24 Ore – Aziende start-up, quale indennizzo nel Decreto Ristori?