Nei giorni in cui molti rider protestano per l’applicazione dell’accordo Assodelivery-Ugl, le organizzazioni sindacali Fit Cisl, Filt Cgil e Uiltrasporti comunicano di aver sottoscritto un protocollo con le associazioni che rappresentano le aziende della logistica che estende il CCNL Logistica, Trasporto Merci e Spedizione a tutti i Rider, quelli che distribuiscono merci di qualsiasi tipo e per qualsiasi operatore commerciale, attraverso piattaforme digitali e non. Di fatto dando attuazione agli art. 47 bis e seguenti del d.lgs. 81/2015 che norma la figura del lavoro non subordinato attraverso le piattaforme digitali dei ciclofattorini.
Cosa prevede questo Protocollo che punta a estromettere l’accordo Assodelivery-Ugl, poichè avrebbe la caratteristica di essere firmato da organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative? Lo si legge su il manifesto in edicola oggi che riporta le dichiarazioni dei sindacati firmatari:
“Il protocollo garantirebbe ai rider «orario di lavoro minimo garantito, la paga base, l’abolizione del cottimo, tredicesima e quattordicesima, Tfr, integrazione salariale in caso di malattia e infortunio, maternità e paternità, ferie, permessi, diritti sindacali, maggiorazioni per particolari condizioni ed orari, rimborso spese per uso del mezzo proprio, dispositivi di protezione individuale, contrattazione di secondo livello». Proprio dal 3 novembre il decreto del 2019 prevedeva l’adeguamento della paga base dei rider allo stesso contratto merci e logistica a tutti i rider, a prescindere dalla qualità del rapporto di lavoro (anche se eterorganizzati o autonomi)”.