Il webinar, moderato dal Direttore di ‘Avvenire’ Marco Tarquinio, è stato introdotto da Giuseppe Gallo, Presidente della Fondazione Ezio Tarantelli e ha visto tra gli altri interventi quello di Alessandro Rosina, Professore Ordinario di Demografia e Statistica sociale, Università Cattolica Milano e del Card. Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo Metropolita di Bologna.
“Le mie riflessioni sull’enciclica , – ha proseguito la leder della Cisl – ci pongono davanti tante aspettative, tanti bisogni degli uomini e donne del lavoro, di chi il lavoro ce l’ha, di chi lo cerca e di ha lavorato tanti anni, il lavoro tiene insieme tutte le generazioni ma io credo ci dia anche tanti indirizzi importanti da valorizzare e che possono diventare, nel rispetto dei nostri valori, una bussola per come muoverci in questo momento così complesso, inquietante ma anche ricco di possibilità e aspettative, che stiamo vivendo”.
“La leader della Cisl è tornata a porre l’accento su uno dei temi al centro dell’enciclica di Papa Francesco: il concetto di fraternità ricordando come ”l’utilizzo trasversale del termine fratellanza sia più impegnativo del termine solidarietà. Si può essere solidali – osserva –senza di fatto cambiare la tua vita quotidiana, dipende da come vivi la solidarietà. Il tema della fraternità- sottolinea -ha implicito in se il tema della giustizia sociale e del riconoscimento dell’altro. E fraternità – tiene a precisare – non è solo la solidarietà, va molto oltre. La fratellanza ti obbliga e ti chiede di fare questo passo avanti straordinario, di sporcarti le mani, di vivere con gli altri, di essere lì. Nell’ultimo congresso, impostato sulla centralità della persona (e l’enciclica mette al centro la dignità della persona in quanto tale) e il vivere le periferie, quando abbiamo scelto i progetti per portare la Cisl nelle periferie abbiamo scelto di andare e stare nelle periferie. Il tema della fratellanza è il filo di unione in tutta l’enciclica, come si vive in fratellanza riconoscendo l’altro da fratello, sorella e non da lontano ma vivendo in vicinanza anche rispetto a scelte internazionali, dell’ambiente, al dialogo interreligioso.
E’ fondamentale la reciprocità di come riconosco l’altro, implica un dialogo tra le religioni molto forte, fortemente marcato in tutta l’azione di questo pontificato e della chiesa in questo contesto storico che va al di là dell’oggi. Il riconoscimento e il dialogo sono indispensabili nella creazione della Pace.
“Papa Francesco – ricorda Furlan – chiama tutti gli uomini e le donne ad essere artigiani costruttori della Pace. Su questo dobbiamo lavorare molto per capire come una grande organizzazione come la Cisl possa diventare artigiana della pace, ma anche interrogando ognuno di noi come essere umano, ogni giorno nel suo agire è artigiano di pace. L’essere costruttore di pace, riconoscere l’altro e riconoscere le differenze dell’altro come elemento di ricchezza straordinario in una comunità, costruire la pace, tutto ciò ci interroga sulle nostre scelte”.
Ed ancora: “Papa Francesco usa un termine molto caro alla Cisl, quello del patto sociale che non si fa solo tra simili, la differenza tra sentirsi fratello e solo socio in un comunità, fratellanza è fare ponti. Il tema del patto che molto spesso traduciano nel patto per il lavoro, significa che devo creare ogni giorno condizioni di dialogo e vicinanza per cui anche tra diversi sia possibile la costruzione del patto”.
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Fonte: cisl.it