Sì del cdm alla manovra un mese dopo il varo “salvo intese”. Sgravi per chi assume donne, 2.800 contratti nella pa del Sud per gestire fondi Ue

A un mese dal varo “salvo intese, il consiglio dei ministri ha dato il via libera al nuovo testo della legge di Bilancio che ora sarà inviato al Parlamento con un ritardo record. La bozza entrata in cdm, scesa a 228 articoli dai 248 di quella che circolava sabato, prevede tra l’altro fino a 2.800 assunzioni a tempo determinato nelle amministrazioni del Sud che “ricoprono ruoli di coordinamento, di gestione e di utilizzazione dei fondi europei di coesione“. Mentre l’Inps potrà assumere 189 medici per gestire le pratiche di riconoscimento dell‘invalidità civile. Saranno esentasse i soldi restituiti (cashback) a chi acquista con carte e bancomat. E scompaiono la proroga di un anno del blocco sulla rivalutazione delle pensioni e l’accisa del 25% sulle sigarette elettroniche.

I capitoli “forti” restano quelli di un mese fa: 5 miliardi per la proroga di 12 settimane della cassa integrazione che va di pari passo con il prolungamento del blocco dei licenziamenti”, 3 miliardi per avviare l’assegno unico alle famiglie, 4 miliardi per ulteriori ristori e aiuti alle imprese, altrettanti per mettere a regime la decontribuzione del 30% per tutti i lavoratori nel Mezzogiorno (erano 6 nella prima versione della finanziaria) a cui si aggiunge lo sgravio totale per chi, sempre al Sud, assume under 35. A questo si aggiunge uno sgravio del 10o% per chi assumerà donne, se in azienda vi sarà un incremento del livello occupazionale netto. Confermato poi il rifinanziamento del taglio del cuneo fiscale con l’aumento a 100 euro del bonus Renzi, scattato lo scorso luglio.

Il testo arriverà alla Camera già ‘vecchio perché superato dalla recrudescenza dell’epidemia. La prossima settimana il governo potrebbe decidere di chiedere un ulteriore scostamento di bilancio al Parlamento per finanziare con extradeficit un nuovo decreto. L’incrocio tra i provvedimenti e il poco tempo a disposizione con ogni probabilità porteranno a dividere il lavoro tra Camera e Senato, con la prima che si occuperà della legge di Bilancio e il secondo che esaminerà tutto il pacchetto Ristori. Intanto i sindacati protestano: la Uil lamenta la diffusione dei contenuti della manovra prima dell’annunciato confronto in videoconferenza (“In coerenza con i metodi del Governo anche noi diffonderemo subito le nostre posizioni e proporremo al Governo lo streaming dei nostri confronti”), mentre già in mattinata Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa avevano fatto sapere che “non ci sono risposte adeguate” su assunzioni e rinnovo dei contratti nella Pubblica amministrazione e se non ci saranno cambiamenti si va verso lo sciopero dei settori pubblici.

Il piano cashless – I rimborsi in arrivo per chi paga con carte e bancomat saranno esentasse. La misura prevista dal piano del governo per incentivare i pagamenti digitali partirà a dicembre, nuovi lockdown permettendo. I primi rimborsi – fino a 150 euro sulle spese di Natale – dovrebbero arrivare a febbraio e poi a cadenza semestrale. Previsti anche due ‘superpremi‘ l’anno da 1.500 euro ciascuno ai 100mila che utilizzano più volte la moneta elettronica. La manovra inoltre limita anche la partecipazione alla lotteria degli scontrini ai soli acquisti fatti con pagamenti elettronici.

Esonero contributivo per chi assume donne – Per il biennio 2021-2022, in via sperimentale, avrà un esonero contributivo del 100 per cento nel limite massimo di 6.000 euro annui chi assume donne, se le assunzioni comportano “un incremento occupazionale netto calcolato sulla base della differenza tra il numero dei lavoratori rilevato in ciascun mese ed il numero dei lavoratori mediamente occupati nei dodici mesi precedenti”. L’incremento della base occupazionale va considerato al netto delle diminuzioni in società controllate o collegate. Tra le norme sul lavoro, nell’ultima bozza emerge anche una nuova deroga, sino al 31 marzo 2021, al decreto Dignità: si potranno rinnovare o prorogare, per un periodo massimo di 12 mesi e per una sola volta, i contratti a tempo determinato, senza indicare la causale.

Tutti i bonus prorogati – Prorogati per tutto il 2021 i bonus ristrutturazioni, energia, acquisto mobili e facciate. Restano dunque tutte le detrazioni sulle spese per interventi di riqualificazione energetica, di ristrutturazione edilizia e per l’acquisto di mobili di arredo e di grandi elettrodomestici a basso consumo energetico finalizzati all’arredo dell’immobile ristrutturato. Il superbonus del 110%, invece, è già in vigore fino a fine 2021 in base al decreto Rilancio. Una proroga successiva è allo studio con le risorse del recovery fund.

Il bonus bebè resta in vigore nonostante l’arrivo a partire da luglio prossimo dell’assegno unico. Calcolato in base all’Isee e per un importo minimo di 960 euro annui, verrà riconosciuto a tutti i bambini nati o adottati da primo gennaio al 31 dicembre 2021. Confermata anche per il 2021, poi, la card cultura per i diciottenni con cui acquistare biglietti per teatri, cinema e musei o per comprare libri, giornali e musica.

Arrivano 100 milioni nel 2021 per il rifinanziamento del bonus mobilità, destinato all’acquisto di biciclette elettriche e non, monopattini e hoverboard. Le risorse a oggi disponibili non sarebbero sufficienti a coprire le richieste. La misura è finanziata con parte dei proventi delle aste delle quote di emissione di CO2.

Dimezzato il credito d’imposta per l’adeguamento degli ambienti di lavoro – Si dimezzano, invece, i tempi e le risorse per il credito d’imposta per l’adeguamento degli ambienti di lavoro alle nuove esigenze legate all’emergenza Covid. Nel decreto Rilancio era previsto uno stanziamento per il prossimo anno di due miliardi. La legge di bilancio ne prevede solo uno. E il credito d’imposta sarà utilizzabile dal primo gennaio al 31 giugno 2021 e non più fino al 31 dicembre 2021.

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Fonte: ilfattoquotidiano.it