Il Decreto Ristori ter approvato dal Consiglio dei Ministri di venerdì scorso entrerà in vigore nei prossimi giorni, con la pubblicazione del testo bollinato in Gazzetta Ufficiale.
Per il momento TuttoLavoro24.it ha potuto visionare solo una bozza del testo, quella entrata nella riunione governativa ed oggetto del dibattito tra i ministri.
Pochi articoli compongono il testo di legge tra cui una norma che finanzia di 400 milioni di euro il fondo per l’attivazione dei Buoni spesa.
BUONI SPESA: COME AVERLI
I Buoni spesa saranno distribuiti dai Comuni ai cittadini residenti, secondo lo stato di bisogno manifestato dagli stessi, anche tenendo conto delle indagini messe in campo dalle amministrazioni locali in primavera che ha prodotto elenchi comunali di soggetti beneficiari. Elenchi che furono realizzati sulla base della documentazione inviata da ciascuno dei richiedenti durante la scorsa primavera, quando i Buoni spesa furono distribuiti per un ammontare simile nei giorni delle festività pasquali.
Non è detto che i Comuni utilizzino gli elenchi della scorsa primavera, però è bene restare in contatto con il proprio comune di residenza per conoscere i tempi e le modalità di erogazione.
BUONI SPESA: COSA SI PUO’ COMPRARE?
La risposta ce la offre direttamente il testo di legge approvato dal Consiglio dei Ministri, il Decreto Ristori ter, nella quale c’è scritto che i Comuni, nelle distribuzione dei Buoni, devono attenersi alla regole stabilite dall’Ordinanza n. 658 del 29 marzo 2020 emanata dal Capo della Protezione civile.
Dunque le regole sono solo due:
BUONI SPESA: QUANDO SARANNO DISTRIBUITI
La velocità con cui i Buoni Spesa saranno distribuiti dipende dalla velocità con cui le risorse destinate a ogni singolo Comune saranno traferite dalle casse statali quelle comunali.
Di non secondaria importanza sarà la velocità con cui i Comuni stessi approveranno le “variazioni di bilancio riguardanti l’utilizzo delle risorse trasferite dal Bilancio dello Stato”, così prevede la norma di legge. Per l’approvazione basta una Delibera di Giunta quindi il percorso è in discesa.
E poi c’è da svolgere tutta l’attività di indagine degli stati di bisogno e aggiornare gli elenchi. Attività che può richiedere, specie nei comuni popolosi, anche più di 10-15 giorni. Dunque non è affatto scontato che saranno distribuiti entro il Natale.
BUONI SPESA: QUALI IMPORTI?
Gli importi dei Buoni Spesa variano a seconda delle risorse assegnate al Comune in relazione alla quantità di persone che ne hanno fatto richiesta. Anche in questo caso l’esperienza della scorsa primavera ci può essere d’aiuto. In quel caso furono assegnati Buoni di 200 euro circa a nuclei familiare di 1 componente, che salivano di importo per ogni componente aggiuntivo fino a 500 euro.
Otello Bianchi