“Non basta più indignarsi o chiedere anche pene più severe contro chi si macchia di questi orrendi crimini” prosegue Furlan ricordando l’impegno del sindacato, attraverso la contrattazione, per prevenire le forme di discriminazione sessuale e tutelare la donna in ogni ambito della vita civile. E fa di nuovo riferimento alle tante intese raggiunte dal sindacato per supportare le vittime di violenza e di molestie nei posti di lavoro. “Abbiamo fatto tanti accordi in questi anni, a livello nazionale e anche territoriale, per supportare le vittime di violenza e di molestie nei luoghi di lavoro con percorsi di accompagnamento e con l’intervento di tutta la rete antiviolenza. Ci sono tanti esempi di contratti di secondo livello in cui abbiamo elaborato un “codice di condotta” da applicare in ogni azienda per prevenire le violenze e il mobbing”. Per Furlan è necessario “rafforzare questa buona prassi, anche a livello europeo, promuovere in ogni luogo di lavoro una “tolleranza zero”, in modo da tutelare la dignità delle donne, la loro autonomia decisionale, accompagnale a ricostruire la loro vita.
Il Manifesto per la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, promosso da Anpi, Arci, Cgil Cisl, Uil, Libera Annclm, è stato realizzato dal Maestro Ugo Nespolo.
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Fonte: cisl.it