Si discute in queste ore sulle regole che il Governo metterà in campo per il periodo pre-festivo e festivo, a partire dal 4 dicembre, al fine di tenere sotto controllo il rischio pandemia. Coprifuoco, riaperture dei negozi, regole per i cenoni, sono gli argomenti caldi che tengono banco per il nuovo Dpcm. Ma sullo sfondo resta il tema centrale: l’esperienza della divisione dell’Italia in tre fasce in base alla classificazione del rischio pandemico (gialla, arancione, rossa), avviata dagli inizi di novembre. Questa divisione sarà confermata?
Una risposta alla domanda la offre il quotidiano La Sicilia in edicola oggi su cui si legge:
“quello che non cambierà, su questo il governo è compatto, è il sistema delle fasce e della collocazione delle regioni in zona gialla, arancione o rossa in base all’indice di rischio indicato nel monitoraggio. Quello atteso per venerdì dovrebbe consentire alle prime tre regioni entrate in fascia rossa – Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta – di uscirne mentre Puglia e Sicilia, che per prime sono diventate arancioni, dovrebbero rimanere in quella fascia”.
(In foto il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte)
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