• Settore ortofrutticolo ed agrumario. C’è intesa sul rinnovo del contratto nazionale applicato ai 60mila addetti

Roma, 27 novembre 2020 – Rinnovo contrattuale per i 60mila addetti del settore ortofrutticolo ed agrumario. L’ipotesi di accordo, siglata dai sindacati categoria Flai Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs e l’associazione imprenditoriale di settore Fruitimprese, sottoposta alla consultazione dei lavoratori, ha vigenza retroattiva con decorrenza dal 1 gennaio 2020 fino al 31 dicembre 2023.
Il rinnovo definisce un incremento salariale d € 68 al 6 livello a regime – pari al +4.77% rispetto l’aumento previsto dal precedente contratto – erogato in quattro tranche dal mese di dicembre 2020.
Molte le novità introdotte con il nuovo contratto, a cominciare dall’inserimento di un articolato volto a debellare la violenza e le molestie perpetrate nei luoghi di lavoro – condotta che costituisce espressa violazione degli obblighi contrattuali – con il ruolo affidato alle Pari Opportunità di individuare un codice di comportamento ad hoc, mentre iniziative di informazione, formazione e prevenzione saranno concordate tra le parti a livello aziendale e regionale.
Attenzionato anche il tema della tutela della salute e della integrità psico-fisica dei lavoratori con un chiaro richiamo alla normativa vigente su salute e sicurezza.
Il rinnovo aggiorna il sistema di classificazione; passeranno al 6° livello i lavoratori stagionali che abbiano prestato servizio per almeno 40 mesi, anche frazionati, in 5 anni civili. I lavoratori a tempo determinato che effettuano presso la stessa azienda più di 190 giornate di effettiva presenza avranno diritto all’instaurazione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato con prestazione ridotta annuale (part time verticale ciclico).
Introdotto il diritto alla riassunzione per i lavoratori stagionali che abbiano maturato ed esercitato il diritto di precedenza; nel contratto di assunzione sarà inserita l’informativa con le modalità telematiche riscontrabili.
L’orario normale di lavoro effettivo è stabilito in 40 ore settimanali, cinque giorni su sette; eventuali eccezioni saranno concordate a livello aziendale con il coinvolgimento delle rappresentanze sindacali o dei sindacati territoriali.
Il rinnovo demanda alla contrattazione di secondo livello la regolamentazione di forme di convertibilità degli straordinari, indennità e premi di produzione in ore di permesso per assistere familiari non autosufficienti.
Riconosciuto anche il ruolo strategico della formazione professionale; le ore di formazione continua possono essere definite anche a livello aziendale con il coinvolgimento delle rappresentanze sindacale e dei sindacati territoriali. Il nuovo contratto introduce anche l’obbligatorietà del refettorio nei luoghi di lavoro e istituisce la banca delle ore solidali, con la possibilità di cedere ai lavoratori bisognosi fino a 10 giorni di ferie e permessi.
Soddisfazione in casa Fisascat Cisl. «L’ipotesi di rinnovo è soddisfacente sia per l’incremento salariale che per le novità normative che ampliano le tutele per le lavoratrici ed i lavoratori anche rispetto ai temi della salute e della sicurezza e della formazione professionale» ha dichiarato il segretario nazionale Vincenzo Dell’Orefice. E’ il segretario generale della federazione Davide Guarini a sottolineare «la valenza di un rinnovo contrattuale definito nell’attuale congiuntura economica e sociale in un settore che riflette inevitabilmente degli effetti della crisi economica generata dalla pandemia».

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Fonte: cisl.it