Dall’inizio della pandemia per i lavoratori dello Spettacolo sono stati previsti i seguenti Bonus:
– Bonus di 600 euro per il mese di marzo introdotto dal Decreto Cura Italia;
– Bonus 600 euro per ciascuno dei mesi di aprile e maggio previsti dal Decreto Rilancio;
– Bonus 1.000 euro onnicomprensivi (una tantum) previsti dal Decreto agosto.
Oltre che i recenti 1.000 previsti dal Decreto Ristori (clicca qui) replicati dal Decreto Ristori quater (clicca qui).
Per accedere a questo beneficio le norme di legge che si sono via via succedute in questi mesi hanno sempre previsto che “non hanno diritto all’indennità (…) i lavoratori titolari di rapporto di lavoro dipendente alla data di entrata in vigore” del Decreto Cura Italia (17 marzo 2020).
Questa previsione ha di fatto sì che l’Inps fosse spinta ad escludere in questi mesi molti dei lavoratori dello spettacolo che avrebbero invece dovuto accedere al beneficio.
L’art. 38 della bozza del Decreto Ristori quater, che TuttoLavoro24.it ha potuto visionare in anteprima per i suoi lettori, prevede invece un chiarimento (tecnicamente si chiama “norma di interpretazione autentica”) che puntualizza che dai predetti Bonus sono esclusi solo coloro che alla data di entrata in vigore del Decreto Cura Italia avevano un rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato.
Conseguentemente l’Inps dovrà erogare i Bonus arretrati ai lavoratori a tempo determinato che non li hanno ancora percepiti.
Viene quindi confermata l’ESCLUSIVA di TuttoLavoro24.it di alcuni giorni fa che rivelava la volontà del Ministero dei Beni Culturali di risolvere i problemi tecnici che impedivano ad una parte dei lavoratori di percepire il Bonus: per approfondire clicca qui.
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