Salvataggio in extremis per le imprese con sede legale delle ex zone rosse.
Il Decreto Ristori quater, approvato dal Consiglio dei Ministri e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 30 novembre, prevede per le imprese che abbiano subito un calo di fatturato di almeno il 33% nel primo semestre 2020 e le imprese che abbiano la propria residenza fiscale in “zona rossa” ed ai ristoratori in “zona arancione”, un proroga delle scadenze fiscali fino al 30 aprile 2021. Da tale proroga erano state escluse, in una prima fase, le Regioni ex zona rossa, ovvero Piemonte, Lombardia e Calabria, rientrati in zona arancione sono a partire dal 29 novembre.
Tuttavia, il decreto, nella sua versione finale, invece, fotografa la situazione al 26 novembre, ovvero la situazione antecedente al cambio di colore delle dette regioni. E a chiarire questi aspetti è il quotidiano Il Sole 24 Ore in edicola oggi:
“Il rinvio lungo per tutti delle tasse di novembre e dicembre, a prescindere dall’andamento del fatturato e a patto di rientrare nell’elenco dei settori tutelati (dettagliato dalla lista dei codici Ateco allegati ai decreti ristori), si applicherà infatti anche alle imprese nelle Regioni che hanno perso il colore rosso con l’ordinanza del ministero della Salute entrata in vigore il 29 novembre.”