Si è tenuto ieri l’incontro con l’Azienda, a seguito della richiesta della Fiom-Cgil di riprendere le trattative su tutti i punti aperti ed in particolare:
Riorganizzazione aziendale (di gruppo e dei CEZ);
Focus su Lottomatica Videolot Rete;
Pdr 2020;
Integrativo.
L’azienda ha però aperto la riunione chiedendo la rimozione dello stato di agitazione per procedere poi alla possibilità di discutere soltanto di:
Smart working e riorganizzazione delle sedi;
Revisione delle relazioni sindacali a fronte delle riorganizzazioni aziendali, al fine di suddividere le delegazioni sindacali.
Come FIOM pur apprezzando la convocazione dell’incontro abbiamo ribadito (purtroppo da soli…) che lo stato di agitazione, deciso con i lavoratori, riguarda temi e azioni che l’azienda ha messo in atto in questi mesi che debbono essere affrontati e che, prima di rimuoverlo, è necessario apprezzare qualche risultato per i lavoratori.
In particolare abbiamo dichiarato che l’agenda dei temi proprio da quelle priorità doveva partire e non da altre (pur se interessati ovviamente a discutere di smart-working), partendo sia dal PDR 2020 che dalla riorganizzazione aziendale che la stessa Lottomatica ha detto essere “ancora in corso”!
Su quest’ultimo punto non sappiamo cosa aspettarci, ma temiamo ulteriori azioni che vedono i lavoratori sempre più divisi e una storia del gruppo completamente stravolta. Anche la situazione delle Videolotteries, abbiamo chiesto di capire cosa intende fare l’azienda sulle prospettive e di non proseguire con la richiesta delle ferie, ma di coinvolgerci in soluzioni alternative prima della fine dell’anno.
Vogliamo che i lavoratori siano preventivamente informati sul loro destino e non che subiscano unilateralmente le decisioni aziendali prese su altri tavoli. Vogliamo poter contribuire a fare scelte diverse.
Sulla base di questa richiesta l’azienda ha dato disponibilità a rivedere l’agenda dei temi e le priorità. Valuteremo l’andamento del confronto con le lavoratrici e i lavoratori del gruppo, al fine di decidere sullo stato di agitazione che non verrà rimosso o sospeso soltanto a fronte dell’apertura delle trattative, ma solo quando ci saranno risposte concrete e soluzioni condivise dai lavoratori.
Auspichiamo che tutti i soggetti presenti al tavolo rivalutino le posizioni espresse e condividano le priorità richieste dalla Fiom. Aver dichiarato la disponibilità a rimuovere lo stato di agitazione da parte di altri, senza aver stabilito prima a quali condizioni, è stata una leggerezza che, visto quanto detto dall’azienda sulla riorganizzazione, rischia di essere grave errore!
Fiom-Cgil nazionale
Coordinamento Rsu Fiom
Roma, 3 dicembre 2020
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Fonte: fiom-cgil.it