Nei primi mesi di pandemia i lavoratori domestici sono stati coinvolti da alcuni Bonus e favoriti dai pagamenti attraverso il Bonus baby-sitter. Ne gli ultimi provvedimenti questa categoria è stata però trascurata dal Governo. Restano però in piedi le opportunità offerte dalle forme di assistenza privata del settore, in particolare la Cassa Colf.
Lo mette in luce il quotidiano Il Sole 24 Ore in edicola oggi:
“Agli aiuti per l’emergenza Covid, la Cassa ha destinato un fondo di sei milioni di euro, che è stato speso solo in parte (finora 900mila euro). Tra le prestazioni che i lavoratori domestici possono chiedere, c’è l’indennità di 40 euro al giorno in caso di ricovero o di isolamento domiciliare, o un assegno fino a 200 euro per i lavoratori domestici con figli, in difficoltà a causa del Covid. Da gennaio, dovrebbe partire anche un aiuto per i datori di lavoro domestico non autosufficienti: un assegno mensile compreso fra 250 e 450 euro, che sarà finanziato con l’aumento dei contributi alla cassa, stabilito con il nuovo contratto collettivo”.