Un ammortizzatore sociale destinato ai lavoratori autonomi con Partita Iva iscritti alla Gestione separata dell’Inps potrebbe essere introdotto nella prossima legge di bilancio al fine di sostenere un’importante platea di lavoratori, che oggi ne è esclusa, messi a dura prova dall’emergenza sanitaria. L’introduzione di tale indennità, denominata “Indennità straordinaria di continuità reddituale ed operativa”(Iscro), si ispira alla proposta di legge sul lavoro autonomo approvata recentemente all’unanimità dalle parti sociali in sede Cnel.
A riportare i dettagli della notizia è il quotidiano economico Il Sole 24 Ore in edicola oggi:
“L’indennità, usufruibile per non più di tre volte, spetterebbe ai professionisti lavoratori autonomi iscritti alla Gestione separata Inps da almeno tre anni e che non abbiano cessato la relativa partita Iva, i quali, nell’anno precedente a quello di presentazione della domanda abbiano subito una decurtazione dei ricavi pari o superiore al 50% della media dei redditi conseguiti nel tre anni precedenti e purché il reddito dichiarato nell’anno precedente a quello di presentazione della domanda sia risultato inferiore a 8.145 euro. Il valore dell’Iscro ammonterebbe a una somma pari al 50% della differenza tra la media reddituale dei tre anni precedenti rispetto quello in cui si è verificata la decurtazione reddituale e il reddito dell’anno precedente a quello in cui si è presentata la domanda, con un tetto massimo di 6.516 euro“.