Formazione alternativa alla Cig: ecco a chi serve (per ora) il «Fondo Catalfo»

A far circolare la notizia è proprio la Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo (in foto) che del Fondo Nuove Competenze (FNC), introdotto dal Decreto Rilancio di maggio e avviato solo qualche settimana fa, è a tutti gli effetti la “madrina”. E lo fa, come spesso capita ultimamente, con un post su Facebook.

È di oggi la notizia – scrive la Ministra – che Vodafone è la prima grande impresa in Italia ad accedere al Fondo nuove competenze. E lo fa avviando, già da metà dicembre, un piano straordinario di 300.000 ore di formazione aperto a tutti i suoi 6.000 dipendenti che riguarderà sia le competenze digitali di base sia percorsi di vera e propria riqualificazione professionale, con un’attenzione anche al lavoro agile”.

La prima grande azienda ad accedere al FNC è dunque Vodafone, colosso mondiale dei servizi di telefonia. Dunque non esattamente un’azienda che tenta la risalita dopo essere stata “travolta” dalla crisi epidemiologica e dalle chiusure dei Dpcm quella che accederà al beneficio pubblico che prevede il pagamento al 100% da parte dello Stato della formazione ai propri dipendenti, ma una solida realtà che, nonostante un calo del 7,2% rispetto al 2019, ha chiuso il semestre al 30 settembre 2020 con ricavi da servizi a 2.249 milioni di euro.

Ricordiamo infatti che era stata la stessa Catalfo a presentarlo come il Fondo per contrastare gli effetti economici e sociali della crisi: “attraverso un intervento che sostiene le imprese anche nel delicato processo di adeguamento ai nuovi modelli organizzativi e produttivi determinati dall’emergenza epidemiologica in atto“ (Comunicato Stampa del Ministero del Lavoro – 5 novembre 2020).